Raccolta di FIORE DI CACTUS
Per molto tempo ho osservato il silenzio. Un silenzio di attenta osservazione e sofferente attesa. Da una parte la guerra al terrorismo internazionale che ci vede impegnati in prima fila nella difesa della nostra civiltà chiassosa, affettata, effimera, i cui massimi simboli sono stati abbattuti da un battito d’ali di due uccelli di fuoco.
Dall’altra l’attesa, vecchia di 50 anni, di un voto che ci permetterà di esistere, di esprimere liberamente la nostra volontà di italiani all’estero. Finalmente ieri anche il Senato ci ha riconosciuti esseri viventi che possono pienamente esprimere in Parlamento i loro rappresentanti politici.
Ma questo ieri mattina ancora non lo sapevo. E allora cosa ho fatto ? Poiché non posso e non voglio essere buona – ma è anche Natale – il cuore, la mente e le mani si sono unite e ho “fatto” l’alberello di Natale. Ma le solite palline colorate non mi dicevano nulla, anzi, così brillanti e tintinnanti – quasi chiacchierine – mi davano un fastidio… Così ho preso dei fiocchetti chiudi-pacco verdi, bianchi e rossi e li ho messi sull’albero. Per ogni fiocco un pensiero è andato ai nostri militari impegnati sul fronte nord – Bosnia, Macedonia etc. – e sul fronte est – Afghanistan, Yemen etc.. Missioni difficili, pericolose, in territori nemici aspri, violenti, e la mente è tornata alle guerre combattute dai nostri padri e nonni, e ai miei tantissimi amici, anche loro italiani dell’estero, che vivono sparsi qua e là per tutto il pianeta, in condizioni di disagio e pericolo.
Naturalmente la mia iniziativa non è passata inosservata. Alcuni colleghi mi hanno chiesto : “Ma che ci azzecca il tricolore con il Natale ?”, altri mi hanno detto: “Ma sì, hai fatto bene. Sono dei colori belli, vivaci e allegri”. Altri non hanno detto nulla, hanno solo guardato e sono andati via. Ma tutti hanno riconosciuto in quei pochi fiocchi il nostro Tricolore, il simbolo che ci unisce e ci conforta. E poi è arrivata la notizia… sussurrata… “Psst – psst è passato il voto ! E’ passato il voto ! Gli italiani all’estero potranno votare!”.
Volevo urlare la mia gioia, volevo abbracciare i colleghi, italiani d’Italia, che ignorano le amarezze sofferte, gli insulti, le discriminazioni di cui noi – italiani dell’estero – siamo oggetto da sempre.
E così… ho fatto il Presepio: piccolo, piccolo ma c’è il Bambinello, ci sono Giuseppe e Maria, l’angioletto e la stella cometa… e l’ho messo sotto l’alberello tricolore.
Che altro dire ?
Buon Natale e Buon Anno a tutti.
Fiore di Cactus