Raccolta di FIORE DI CACTUS


LETTERA A UN ANGELO

Ieri correvo nel parco e pensavo a te.

Sono passata davanti a un negozio di giocattoli e pensavo a te.

Ho accarezzato i miei peluches e pensavo a te.

Ho pregato e pensato a te.

Ho pensato alle tue manine che tendevi verso la macchina di plastica che il nonno ti aveva regalato.

Ho pensato ai tuoi capellucci che si arricciavano nel sonno, al profumo pulito di borotalco delle tue magliette. Nelle mie orecchie risuonano i tuoi strilli quando chiedevi la pappa o un giocattolo impossibile.

Ho pensato al tuo ultimo Natale con la neve sulle montagne e il camino caldo nella tua bella casetta.

Peccato che proprio da quel camino, dolce angioletto, sia entrata la morte. Un gelo invisibile che si è insinuato nel calore della casa, nel sorriso dei genitori e dei nonni. Una nebbia impalpabile che ha offuscato sensi e sentimenti e un’alba gelida come una lama e nera di odio che ti ha schiacciato senza salvezza.

Di te rimane una manina grassoccia che ti copre la gota rosea, i tuoi piedini che tanto dovevano correre dietro gli aquiloni della vita e un triciclo di plastica, muto testimone del tuo addio eterno.

Adesso angioletto fra gli angeli mi parli, ci parli perché solo tu puoi raccontarci la scena finale di quel film dell’orrore che ti ha visto involontaria vittima e protagonista insieme a quell’ombra nera che ti ha strappato l’alito di vita.

Eccomi qua, angioletto nostro, figlio di tante mamme apprensive, timide, a volte confuse da tanti “consigli utili”; figlio di tanti padri affannati, distratti, nervosi.

Angioletto tanto amato, proteggi i tuoi piccoli amici che ancora corrono per il mondo, proteggi tutte le mamme e i papà del mondo perché nessuna ombra, nessun rancore li separi dai loro bimbi. Che il tuo martirio salvi i nostri bimbi da altri orrori.

Non so chi sia stato il tuo aguzzino, il mostro che ti ha massacrato, ma di tutta questa storia rimarrai sempre e solo tu nella nostra anima, nel nostro cuore, stellina nel cielo a destra della stella del mattino.

Ciao bambolotto, a domani mattina quando mi annuncerai un altro giorno, lassù dal Cielo.

 

Fiore di Cactus