COS’E’ IL ROTARY

 

            Nel 1905 un avvocato di Chicago, Paul Harris, fondò un club di amici uniti nell’ideale del “servire al di sopra di ogni interesse personale, ponendo la propria professionalità a disposizione di tutti” e lo chiamò “Rotary Club”. Rotary perché, come in tutte le organizzazioni, anche quel club prevedeva che i soci avessero degli incarichi. Ma affinché tali incarichi non divenissero motivo di distinzione sociale, ogni anno si doveva “ruotare” negli incarichi stessi: da qui il nome “Rotary”.

            Oggi, a quasi un secolo dalla sua fondazione, il “Rotary” è”International” e conta oltre un milione e duecentomila soci in decine di migliaia di club diffusi in tutto il mondo, ma tutti uniti nell’ideale del “servire” rotariano.

 

Antonio Daniele


 

IL ROTARY DI GUIDONIA IN AMBASCIATA AD ALGERI

 

Ti accorgi che sei in  Italia solo dopo che hai varcato il robusto cancello in ferro di villa Hesperia,  residenza dell’ambasciata italiana ad Algeri, da due anni guidata da S.E. Romualdo Bettini. Si capisce dai tre carabinieri che avevano facilitato l’ingresso e dalla stemma del battaglione Tuscanica che troneggia sulla parete esterna della casermetta  subito dietro l’alto muro di cinta . Il parco è splendido con palmizi altissimi, il prato curatissimo con chiazze di colore sparse qua e là. Le rose sono dovunque ma anche fiori e felci lunghissime. Tutto è sobriamente illuminato e viene da chiedersi come abbia fatto a vivere qui per quasi due anni e mezzi, circa la metà della sua esistenza, la piccola Meriem . Già la figlia di Michela Silvestri di Montegalda in provincia di  Vicenza che furono condotte con un taxi dal nonno acquisito Franco Bellotti fino all’ambasciata per evitare che gli screzi ed i pianti tra l’italiana e il marito che aveva riportato la piccola Meriem in Algeria degenerassero. Nulla faceva immaginare che in quel parco fino a 12 ore prima una bimba avesse scorazzato: “ A suo piacimento. L’abbiamo nel cuore – ha detto la moglie cilena dell’ambasciatore- nei pensieri nei ricordi. Meriem aveva libero accesso, giocava con tutti, con me con i carabinieri con la mamma. Era delizioso vederla leggere con la mamma o giocare con tutti i regali che arrivavano dall’Italia. Ci mancherà.”  Con analoga amicizia e simpatia siamo stati ricevuti dall’ambasciatore nei saloni dove i ricordi fotografici della carriera di S.E. Bettini si distinguevano con garbo e senza ostentazione  su un pianoforte a coda. Saloni in cui i rotariani di Guidonia e quelli algerini hanno potuto familiarizzare. Si sentiva parlare italiano, francese, inglese ed arabo ma il filo conduttore è stata l’amicizia, la concordia la volontà di conoscersi di spiegarsi di affrontare insieme i problemi. A cena  con l’ambasciatore, sotto il patio, dove la luce della luna era più lucente complice un buon chianti, due piatti di rigatoni ed altri di carne oltre alla frutta si è parlato di tutto. “ La piccola Meriem- ha detto Bettini- era qui ancor prima che io arrivassi. Se avessimo voluto, l’avremmo riportata   in Italia in mille modi, ma avremmo leso i diritti di un Paese e creato un episodio increscioso. L’umanità del Presidente Berlusconi , di Aznar e del Presidente algerino Abdelaziz Bouteflika hanno prevalso. L’Italia  è il secondo partner commerciale dell’Algeria. E’ un Paese dove si cominciano a vedere gli effetti dello sviluppo.  Il ruolo delle nostre aziende, le capacità tecniche nazionali sono  sempre più importanti ed incisivi.  Auspichiamo che gli scambi commerciali siano in crescita anche per recuperare il gap dovuto all’importazione di gas e petrolio con il coinvolgimento di piccole e medie imprese.” Al tavolo sedeva tra gli altri l’ingegnere Enrico Casini, responsabile della Ansaldo Energia che dopo pochi giorni avrebbe messo in funzione una centrale termoelettrica a gas metano dell’Enel. Si è parlato della visita del Presidente Berlusconi che ha determinato attraverso accordi commerciali nuove partnerships per la costruzione di una pipeline e di un gasdotto attraverso la Sardegna con la Saipem e l’interessamento dell’Enel alla costruzione di un impianto di dissalamento. “La possibilità di essere propositivi in un contesto di carenze di idee a livello internazionale” ha detto  il Premier Silvio Berlusconi.

Emilio Ammaturo


 

 

 

 

 

 

UN GEMELLAGGIO DI SOLIDERIETA’ E PACE

Il Rotary di Guidonia in Algeria per la pace e l’amicizia fra i popoli.

 

Un vero ponte di solidarietà quello stabilito dal Rotary Club di Guidonia  con quello di Algeri denominato El Bahdja . Una rappresentativa di 9 amici il 23 maggio scorso ha accompagnato il presidente, Cavaliere Mario Spadone alla firma del gemellaggio con un club lontano, costituito da soci diversi, per cultura, religione, abitudini e lingua. Insieme a loro anche dei rotariani di Massa, tra cui il Antonio Forte ed il professore Pier Lorenzo Secchiari e consorti che avevano terminato un progetto che ha permesso ad una trentina di bambini di essere visitati e curati, in Versilia, di cardiopatia congenita. I rotariani di Guidonia tra cui il professore Emanale Nardi e consorte Maria Antonietta, la moglie del presidente Maria Luisa, Cataldo Di Virgilio e Rosanna, il geometra Antonio Cornacchia e la vedova Fausta Ammaturo ed il sottoscritto sono stati ricevuti con tanta sensibilità e premura, prima dagli amici algerini e poi dall’Ambasciatore d’Italia che insieme alla consorte hanno offerto la cena in Ambasciata. I giorni successivi sono stati utilizzati per familiarizzare. Un forte spirito di concordia ha caratterizzato la visita  ponendo basi per un dialogo tra amici, che hanno in comune oltre al Mediterraneo, il gas ed il petrolio, soprattutto la solidarietà, la fratellanza ed il desiderio di aiutare i più deboli. La speranza di un futuro senza terrorismo, la giustizia sociale, gli scambi culturali e commerciali, la solidarietà religiosa sono stati alla base di tutti gli interventi che si sono succeduti. La visita alle rovine romane di Tipaza, la cattedrale di Algeri, la Casa del Rais al Bastione 23 sono stati momenti interessanti senza formalismi necessari ad amalgamare le culture e trovare le radici comuni. Non certo parlando solo di Zidane, ma discutendo di Sant’Agostino, che era di Ippona e che tanto ha fatto per la Chiesa, pur vivendo solo cinque anni in Italia. Si è ricordato Enrico Mattei che fu il primo  petroliere a trattare gli algerini con occhi diversi dai francesi colonialisti. Oggi che nelle scuole pubbliche non si studia più il francese, il paese è pieno di parabole televisive che fanno conoscere in tempo reale le nostre abitudini. Anche lì si soffre l’immigrazione dei paesi del Sud, che stazionano prima di passare in Spagna, in Francia o Italia. Alla cena di gala che ha preceduto la firma per il gemellaggio, erano presenti l’Ambasciatore d’Italia e la gentile consorte, l’Ambasciatore Europeo in Algeria e la moglie dell’Ambasciatore francese. Il documento è stato sottoscritto dai due presidenti con l’avallo dell’ex  Governatore ingegnere  Boni e dal Conte Franco Santellocco di Gargano che, italiano, vive in Algeria da oltre 30 anni. Santellocco, originario di Luco dei Marsi, presidente del comitato interpaese, nonché consigliere della conferenza italiani all’estero per l’Africa  è stato il vero artefice di questo gemellaggio ed ha detto: “Occorre rafforzare i rapporti tra due Paesi che non si bagnano esclusivamente nello stesso mare ma debbono convincersi sulla vocazione alla pace e la fraternità dove l’amicizia deve essere il primo vincolo”.

Emilio Ammaturo


 

 

 

 

 

 

LA FIRMA

Firma storica quella del gemellaggio tra il Club Rotary di Guidonia e di Algeri El Bahdja. Il 26 maggio presso la sala d’onore dell’hotel El-Aurassi i due presidenti cavalier Mario Spadone e l’industriale algerino Mouloud El Amine Kasmi hanno apposto le firme su 6 pergamene in cui si ricordava “di mantenere rapporti per favorire la comprensione reciproca, consapevoli che tutti i popoli mediterranei si adoperino per costruire sulle sponde di questo mare una comunità pacifica e civile fondata sulla democrazia, eguaglianza e prosperità.” Il club di Algeri è nato nel ’95, il terzo dopo la “riattivazione” del Rotary in Algeria esistente dal 1930 si compone essenzialmente di industriali e medici. Garanti della firma sono stati l’ex Governatore Ingegnere Giogo Boni in rappresentanza del Dr Antonio Lico governatore Distretto Lazio e Sardegna e, per Francesco Terrazzano presidente Comitato Interpaese, il Conte Franco Santellocco Gargano, presidente del Comitato Italia-Algeria. Alla cena di gala erano presenti oltre 150 invitati tra cui l’ambasciatore d’Italia in Algeria S.E. Romualdo Bettini e consorte, S.E. l’ambasciatore Europeo ad Algeri  S.E. Cuttari, la moglie dell’Ambasciatore di Francia, oltre ai rotariani di Guidonia ed Algeri.

e.a