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Lettera aperta al Ministro Tremaglia

La signora Anna Vailati Canta del direttivo dell'A.I.E. chiede al Ministro degli Italiani nel Mondo di non dimenticare i connazionali presenti nell'Africa del Nord e sub-sahariana


Egregio Ministro Tremaglia, 
Lei non si ricorda certo di me, ma io mi ricordo molto bene di Lei e soprattutto ricordo le parole che Lei disse a noi quella sera al ristorante a Roma durante il primo congresso degli italiani nel mondo :
"Quando avrete bisogno e lo riterrete opportuno chiamatemi, io ci sarò sempre per voi."
Non sono io a chiamarla, é l'Africa, sono gli italiani del Nord Africa, di questo continente così bello e così disastrato che si sente, ancora una volta, abbandonato.
Avevo a cena ieri sera il prof. Santellocco, amico comune, e così i miei amici ed io abbiamo avuto la brutta sorpresa di sapere che, una volta di più, gli italiani del Centro-Nord Africa saranno penalizzati. Non avremo probabilmente nessun candidato.
Premesso che in questi lunghi anni abbiamo lottato, anche con altri di diversa sensibilità politica, a fianco del prof. Santellocco affinché non solo questo continente venisse riconosciuto, ma la nostra stessa identità venisse riconosciuta, ora ci sentiamo doppiamente traditi.
Certo non siamo grandi numeri e la politica si fa coi numeri, ma siamo qui a rappresentare la tecnologia italiana, siamo qui ad eseguire grandi opere, siamo il fior fiore delle grandi industrie italiane e siamo altresì l'espressione di quello che piccole e medie imprese osando, investendo, portano alto il nome dell'Italia.
Vogliamo poter votare per qualcuno che ci conosca, che porti i nostri problemi nell'Italia a cui portiamo lavoro e soldi, per qualcuno che abbia marcato questi anni con un impegno a tutto campo e con dedizione assoluta anche per il Continente Africa: poiché il prof. Santellocco bene rappresenta questo profilo, và convinto, se questo fosse il caso, a rendersi disponibile anche in questa circostanza.
Non deve ritenere questo sfogo come qualcosa di solitario, so di poter parlare a nome dei miei connazionali che qui tengono alto il nome dell'Italia, di qualunque colore politico siano questi connazionali, le scrivo d'impulso, col cuore, prima che la ragione mi dica, sfiduciata, che non vale la pena farlo, che é tutto inutile, che la politica si fa coi numeri e non col cuore!
Continui a lottare per noi.
I più sentiti saluti

Anna Vailati Canta