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Intervista rilasciata da Franco Santellocco a News ITALIA PRESS

Riflessioni di Franco Santellocco a margine della riunione degli Azzurri nel Mondo di Algeri

 

Algeri - Si è riunito domenica scorsa il Direttivo della Delegazione Azzurri nel Mondo di Algeri. L'appuntamento ha preso in esame gli ultimi esiti referendari, rilevando ancora una volta come l'Algeria, in controtendenza rispetto alle altre aree, abbia espresso una forte partecipazione attestandosi al 38% degli ammessi al voto, pari al 45% delle schede realmente ricevute. Un risultato che rappresenta il frutto del grande impegno prestato dall'apparato istituzionale (Ambasciata/Consolato) in perfetta simbiosi con Comites (Comitato degli Italiani all'Estero) e associazionismo locale . "Un esempio - commenta il Presidente Onorario Franco Santellocco - dell'alto senso civico e della voglia di partecipazione di questo Paese, condiviso con gli amici di Etiopia, Eritrea, Egitto e Marocco, che si sono attestati tutti sopra la media". L'Algeria, tiene a sottolineare Santellocco, ha un triste primato: "Essere un'italianità pura e sincera regolarmente dimenticata, come l'Africa nel suo complesso, con i suoi atavici problemi e le migliaia di morti, specie bambini, ogni giorno ".Franco Santellocco, anche presidente della V° Commissione Tematica Formazione, Impresa, Lavoro e Cooperazione del CGIE (Consiglio Generale degli Italiani all'Estero), è stato scelto quale Presidente Onorario della Delegazione in virtù soprattutto del suo storico impegno tra le fila della comunità italiana. Coordinatore del CTIM (Comitato Tricolore Italiani nel Mondo) per l'Africa e fautore di altre funzioni in seno ad AN (Alleanza Nazionale), Santellocco precisa di non avere colorazioni strettamente politiche "perché da sempre mi occupo delle tematiche e dei problemi degli italiani all'estero indipendentemente dalla loro ideologia o dalle loro appartenenze schierate ". Il suo impegno a tutto campo nel settore dell'associazionismo nasce nel 1976, quando fonda - insieme all'attuale presidente della FIAT iberica, a qualche diplomatico e cultore italiano - l'Associazione Italiana Lavoratori all'Estero, poi affinata nell'AIE. "Il mio impegno non ha padrini politici, ma il riferimento a tutti coloro che hanno interesse e passione ad occuparsi degli italiani nel mondo". Per questo, Azzurri nel Mondo - Algeri, al momento della sua costituzione per mano dell'imprenditore Maurizio Casassa, ha chiesto il suo sostegno: "Perchè conosce il mio credo e la mia fede a-partitica, di trasversalità ". Nel corso della riunione di domenica, in positivo è stata valutata anche l'iniziativa dell'Ambasciata che punta alla riattivazione, a breve, della 'Scuola Italiana Roma' di Algeri. Un auspicio espresso già due anni fa dal Comites, seguito dall'Associazione Azzurri nel Mondo in Algeria, che ritiene la struttura un incentivo ulteriore a favore dell'incremento della presenza delle imprese italiane nel Paese. Per agevolare una massiccia presenza di imprese italiane in Algeria, si è detto, occorrerebbe un organico impegno italiano istituendo e rafforzando il cosiddetto Sportello Italia: del resto tutti gli indicatori mettono in risalto l'eccellente salute economica dell'Algeria, una grande capacità investitivi, il Paese più interessante della sponda sud del Mediterraneo. "Le aziende - riprende Santellocco - hanno grossi problemi a inviare tecnici a medio e alto livello, specie quelli di età compresa tra i 30 e i 45 anni". Nata nel 1967 come primo abbozzo, la struttura scolastica si è progressivamente sviluppata in una "popolazione" di 110 allievi, dall'asilo fino alla maturità liceale. Tutto fino a quando, nel 1993, venne sospesa per motivi di sicurezza. "Da subito, l'AIE, l'Associazione Abruzzesi in Algeria e Azzurri nel Mondo si sono mostrati in sintonia. Ora, anche l'Ambasciata sembra aver colto questa necessità, dinamizzando la questione con riunioni quindicinali alla presenza di imprenditori, che possono fornire il sostegno economico maggiore ". D'altra parte, si noterebbe un'accentuazione della pressione politica francese e non solo (Spagna, Germania e altro). Si ritiene che le singole presenze politiche debbano avere un programma operativo di soggiorno più ampio e incisivo, non escludendo peraltro degli effettivi incontri con la comunità italiana che è comunità d'affari. Il Direttivo ritiene che l'attività dell'Associazione sia ormai a "regime" e possa incrementare gli incontri in vista dell'impegno elettorale del prossimo anno. Parallelamente, esprime forte disappunto sulle dichiarazioni del Ministro Mario Baccini, in merito alla proposta di rinvio delle elezioni politiche all'estero al 2011, ritenendo le stesse semplicemente offensive per i milioni di cittadini italiani che vivono ed operano fuori dai confini nazionali.