News

N

e

w

s

Articolo di Franco Santellocco 

Lo strano caso del dottor Jekyll e di Mr. Hyde ovvero del dottor X e di Mr. Bucchino

Lo stupore si accompagna alla meraviglia mentre lo sguardo corre attento e pensieroso sull'articolo che annuncia (vedi aise 14738 20.2 h.12.53) la nascita a Toronto di un nuovo mensile di attualità, cultura, politica, sì politica. 
Il direttore della pubblicazione, fin dalle prime righe, non nasconde, bontà sua, di non voler assumere il ruolo di chi "ha la pretesa di avere in tasca la presunzione del tuttologo e le ricette magiche per cambiare tutto e risolvere i problemi dei connazionali che risiedono in Canadà". 
Mr. Bucchino reclama "dignità dell'attenzione" per le comunità all'estero. 
E chiede, in senso ironico, "cosa c'è di meno dignitoso della richiesta di parità di trattamento con i residenti in Italia per questioni di previdenza ed assistenza"?. 
Ma concetti quali "impudenza, onestà intellettuale" sono noti o sono vuote parole il cui significato deve essere cercato sul dizionario, chiediamo invece noi, ricordando un episodio occorso recentemente e di cui fu protagonista il Nostro. 
Non Le si chiede Mr. Bucchino di andare molto indietro nel tempo, ma soltanto all'ultima Assemblea plenaria del CGIE, tenutasi nella prima settimana del mese di dicembre (meno di due mesi fa). 
In quell'occasione veniva presentato un Ordine del giorno che si proponeva di eliminare la discriminazione fra "cittadini italiani residenti" e "non residenti" e di consentire l'assistenza sanitaria senza limiti temporali agli italiani residenti all'estero che rientrano temporaneamente in Italia, un problema cui sono particolarmente sensibili i cittadini italiani residenti all'estero in Paesi le cui strutture sono fatiscenti, ma che ha una valenza generale.
Per rinfrescare la memoria del Consigliere Bucchino questa era la formulazione dell'Odg :

“ASSEMBLEA PLENARIA (Roma, 7-10 dicembre 2004)

ORDINE DEL GIORNO n. 5

Prestazione Sanitaria.

Ricordato che il diritto all'assistenza sanitaria per i cittadini italiani, titolari di pensione corrisposta da Enti previdenziali italiani, o aventi lo status di emigrato, residenti all'estero che rientrano temporaneamente sul territorio nazionale e regolato dall' art. 19, legge 23.12.1978, n°833, Art. 2 Comma II, del Decreto Sanità-Tesoro del 01.02.1996, è comunque limitato a prestazioni sanitarie urgenti per un periodo massimo di novanta giorni continuativi nell'anno solare da parte del Servizio Sanitario Nazionale;
Ricordato che la prestazione viene erogata dalla Unità Sanitaria Locale territorialmente competente in base alla temporanea dimora dell'assistito;
l'Assemblea plenaria del CGIE
chiede
un intervento normativo atto a superare la discriminazione fra "cittadini residenti in Italia" e "cittadini residenti all'estero", 
chiede 
in subordine che la prestazione ora erogata e disciplinata venga estesa a 12 mesi l'anno.

Roma, 10 dicembre 2004”.

Ricorda Mr. Bucchino chi prese la parola e tuonò dal palco contro l'approvazione dell'Ordine del Giorno e, novello dottor Jekyll, dissociò la parte malvagia di sé fino a farle prendere il sopravvento, rendendola incapace di riconoscere quel bene che ora sta invocando, in termini melodrammatici e demagogici?. 
Non fu proprio Lei? 
E non Le fu difficile ottenere l'assenso di quella gran parte dei suoi, non tutti, che incapaci di ragionare col proprio cervello sono adusi a portarlo all'ammasso, anche se non ebbero il coraggio di bocciare il provvedimento, ma soltanto di far mancare il numero legale, che miracolosamente ricomparve pochi secondi dopo per il successivo Ordine del Giorno.
Abbia ora il coraggio di spiegare ai suoi connazionali in Canadà quale impulso seguì per negare quella parità di trattamento che ora invoca con un' impudenza che è pari soltanto all'arroganza, alla presunzione elitaria di essere sempre nel giusto. 
C'è da presumere che allora fosse il suo cervello a lavorare, mentre ora ha ricevuto la velina della segreteria nazionale del partito che le impone un cambio di direzione. 
Siamo al vecchio Guareschi "Contrordine compagni" e Mr. Bucchino si adegua. 
Dalle sue parti, oltre a portare il cervello all'ammasso, è usuale valutare la bontà dei provvedimenti sull'appartenenza politica dei presentatori. 
E' davvero triste che taluni personaggi del CGIE perdano di vista il fatto che i problemi non sono di sinistra o di destra: sono problemi e basta, vanno avviati a soluzione e devono ricevere risposte. 
Lo ricordi Mr. Bucchino, e rifletta: un'idea è buona se tale è valutata dal suo cervello (è la materia grigia contenuta nella scatola cranica, l'hanno tutti, l'avrà anche Lei), non se lo dice la segreteria del suo partito. 
Ed ancora una volta un invito: spieghi ai suoi lettori perché tuonò di fatto a favore del mantenimento della discriminazione fra residenti e non residenti nel settore dell'assistenza sanitaria. 
Sarebbe un atto di onestà e di coraggio. (Deve cercare sul dizionario il significato?).