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Articolo di Franco Santellocco 

Avere le palle: riflessione  

 

Il direttore di NewsItaliaPress è recentemente intervenuto con fermezza sulla necessità delle Agenzie di stampa per gli italiani all'estero di allargare il bacino di utenza pubblicitario al fine di poter utilizzare maggiori risorse, non legate soltanto all'utilizzo di finanziamenti pubblici, lamenta lo scarso interesse delle figure istituzionali e dello stesso CGIE e richiede al Presidente della FUSIE una più incisiva iniziativa al fine di rendere più efficace e libera la divulgazione della informazione. 
L'attività del Presidente è condivisa dall'intero Consiglio direttivo che ne coadiuva la difficile attività di mediazione e di sensibilizzazione: anche in risposta alla sollecitazione rivolta in questa circostanza ogni iniziativa che si riveli in grado di rendere più efficace l'azione delle Agenzie sarà perseguita con fermezza e determinazione, lavorando, ove possibile, di più e meglio.
Suscita preoccupazione invece il grido di allarme lanciato dal direttore col significativo sottotitolo "Svegliamoci: noi non facciamo opinione". Suggerisce infatti alcune domande che dovrebbero preoccupare, e non poco, in vista del voto degli italiani all'estero: "chi fa opinione, chi fa informazione, come coinvolgere i nostri connazionali all'estero". 
Il palinsesto attuale di Rai International solleva ragionevoli dubbi sulla capacità di penetrazione, dubbi che sembrano scuotere anche le agenzie di stampa. 
E allora? 
Ci continua a frullare nell'orecchio un richiamo alle passate elezioni per il rinnovo dei Comites, che ha visto una partecipazione al voto di un misero 30% di aventi diritto. 
In assenza di informazione non vi è coinvolgimento, senza coinvolgimento non c'è partecipazione e dunque l'esercizio del voto rischia di essere non un'occasione storica offerta alle comunità all'estero, ma un misero, preannunciato e forse voluto flop. 
Nessuno si preoccupa nel mondo politico? Contano davvero tanto poco i nostri connazionali all'estero? C'è qualcosa che viene nascosto? 
Qualcuno vorrà rispondere a queste domande in occasione della prossima Assemblea Plenaria del CGIE prevista nella prima settimana di marzo?.
In assenza di risposta il CGIE ha in serbo qualche iniziativa?
Anche l'inerzia è una linea politica, ma non è certo la più favorevole alle comunità italiane all'estero.
Il desiderio di acquisire maggiore libertà con risorse più legate a finanziamenti pubblicitari che a quelli pubblici appare condivisibile, ma non facile da soddisfare anche con l'autorevole intervento di figure istituzionali nei confronti di imprenditori italiani all'estero. 
L'idea potrebbe essere ripresa e sviluppata dal Consiglio direttivo della FUSIE per darle una veste organica ed accettabile da parte della Confederazione degli Imprenditori italiani nel Mondo. 
Tuttavia non è da trascurare il fatto che il finanziamento pubblico trova la sua giustificazione proprio nella circostanza che esso consente di dare voce anche alle istanze minoritarie e ad assicurare la vita di fonti di informazione che non sono legate a potentati di vario tipo.
NewsItaliapress è sempre apparsa puntuale ed informata, è intervenuta con coraggio e rispetto della libertà di informazione e di cronaca su temi sensibili, guardati talvolta con distacco o addirittura passati sotto silenzio da altre fonti di informazione, come, ad esempio, l'attività dei militari italiani non solo a protezione, ma anche a sostegno delle popolazioni dei luoghi in cui operano o la difficile difesa della propria italianità delle genti istriane in Croazia e Slovenia.
Ogni possibile azione dovrà essere svolta perché non manchino le risorse a mantenere saldamente in vita le agenzie che esercitano con coraggio e in libertà il dovere ed il diritto di informazione e di cronaca: siamo certi che la FUSIE saprà onorare questo impegno.