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Articolo di Domenico Ferrari

Progetto Mediterraneo: inaugurato l'anno scolastico all'Istituto di Cepagatti 

Alla presenza del Prof. Franco Santellocco, che ha ideato e sviluppato il Progetto Mediterraneo, si è svolta  il 16 ottobre l'inaugurazione dell'anno scolastico presso l'Istituto Professionale per l'Agricoltura di Cepagatti, in provincia di Pescara. 
La cerimonia è avvenuta differita di un mese, non per complicanze, come ha voluto ben precisare il Preside Manfredi Tricca, bensì per una sensibile attenzione nei confronti della componente Maghrebina per la quale è iniziato il mese sacro del Ramadan: dunque una doppia festa per i ragazzi del Progetto Mediterraneo, ormai al quarto anno di quel percorso virtuoso che li porterà a completare una formazione specifica nel settore così vitale quale appunto quello dell'agricoltura. 
Questi ragazzi potranno tornare nei loro Paesi con un fondamentale bagaglio culturale con cui contribuire alla dinamizzazione nel settore agro-alimentare.
Si tratta di un'iniziativa di grande importanza, in questo periodo di tensioni ed incomprensioni "culturali" tra popoli, che ci ricorda l'unica via da seguire per ottenere frutti sani e duraturi: quella della pace e della tolleranza.
Di questo, e degli importanti risultati raggiunti, con i primi diplomati Maghrebini che si avviano ad iniziare anche gli studi universitari in Italia, va dato merito al Conte Franco Santellocco Gargano, Presidente del Comitato Interpaese Maghreb - Italia del Rotary International, da sempre impegnato nel campo dell'associazionismo e della cooperazione. 
Non meraviglia, pertanto, che proprio il Progetto Mediterraneo sia stato al centro dell'attenzione nella cerimonia di inaugurazione. In un'Aula Magna decorata da tante stupende bandiere, in una composizione che riuniva i simboli dei diversi Paesi degli studenti ospiti, e che lanciava un segnale più forte di tante parole che si sprecano sull'argomento, il Preside Tricca ha rivolto il suo augurio a tutti gli studenti.
Molte le Autorità presenti, dal Prefetto di Pescara a tantissimi Assessori alla Cultura dei vari Comuni che insistono nell'Area, al Comandante della Stazione dei Carabinieri, pure presente il dott. Triestino Lomma, figura molto nota: una vita trascorsa fuori dall'Italia che, tornato in Patria, si dedica ora con encomiabile dedizione anche a questi ragazzi per il superamento delle immancabili difficoltà "esterne" alla scuola. Tutti intervenuti per rivolgere il proprio saluto e l'apprezzamento verso questo Progetto, recentemente riconosciuto anche come "Progetto di Pace" dalla Provincia di Pescara, e questo su motivato impegno del Vicepresidente dello stesso Consiglio Provinciale, Camillo Sborgia.
L'interessante intervento di quest'ultimo ha posto anche in rilievo i molti problemi che ancora devono essere risolti, sostanzialmente dalla componente "politica" per dare al "Progetto Mediterraneo" carattere di effettiva stabilità.
Non va infatti dimenticato che questa grande affermazione di civiltà è frutto dell'impegno costante di una società civile laboriosa ed attenta a quelle che sono le grandi sfide del nostro secolo, ed in particolare del lavoro instancabile del Rotary Club di Avezzano e del Comitato Interpaese Maghreb - Italia, che hanno saputo concretizzare quello che molti ritenevano impossibile.
Un intervento a tutto campo quello del Rotary International, come evidenziato da Gabriele Franciosi (RC Avezzano) nel suo intervento, che si sta concretizzando anche nella creazione di aree irrigue nel Sahara algerino, per strappare oggi nuove terre al deserto, terre in cui domani potranno andare ad operare i Periti Agrari dell'Istituto di Cepagatti, in un cerchio che si andrà così a chiudere con questi ragazzi vero strumento di cooperazione positiva e contributo essenziale allo sviluppo delle proprie nazioni.
In quattro anni di attività, il Progetto ha già dimostrato pienamente il proprio valore e le sue potenzialità. Tanto più che ragazzi, Preside e promotori tutti sono determinati nell'andare sempre più avanti sulla strada intrapresa, allargando l'iniziativa verso nuovi orizzonti. Del resto, i primi due diplomati (a. s. 2003/04) usufruiranno di altrettante borse di studio per iniziare il ciclo universitario presso la Facoltà di Agraria dell'Università di Teramo. Di più, verrà attivata la struttura centrale del Rotary International per dei full immersion negli Stati Uniti. 
La distensione politica con la Libia, frutto dell'instancabile azione diplomatica portata avanti dall'Italia, fa ben sperare per il futuro allargamento del Progetto anche a questo Paese (per adesso gli studenti provengono da Algeria, Marocco, Tunisia ed Eritrea).
Insomma, la voglia di agire e di migliorarsi sempre più è ben presente in tutti coloro che ormai da anni portano avanti questa grande iniziativa.
L'obiettivo più importante, quello di creare un ambiente scolastico all'avanguardia e multiculturale, per insegnare a questi giovani i valori della tolleranza e dell'accoglienza, è stato raggiunto: gli studenti italiani dell'Istituto Agrario, per bocca dell'alunna Iside Battistelli, hanno infatti espresso direttamente il proprio apprezzamento per il Progetto Mediterraneo nel corso della cerimonia, affermando: "è un bel Progetto che dimostra come si può vivere in pace e nel progresso; è una grande opportunità che ci ha consentito di conoscere tanti ragazzi di cui pure avevamo un retaggio di prevenzioni. Oggi siamo un gruppo compatto e unito".
Quale risultato migliore si può pretendere, del dare valori e speranza a questi ragazzi, che sono il futuro della nostra società "allargata"?
È quanto evidenziato anche dal Conte Franco Santellocco, nel suo intervento conclusivo, in cui ha saputo ricordare a tutti, prime fra tutte le Istituzioni, che agire in questo modo, con interventi efficaci e mirati alla formazione dei giovani, costituisce l'investimento migliore. Perché significa investire sul futuro.