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Articolo di Franco Santellocco

Al porto di Algeri un Gruppo navale di Euromarfor 


Si é conclusa oggi la visita ad Algeri, iniziata il 30 settembre, di un gruppo navale di Euromarfor.

Euromarfor è una forza navale costituita attraverso un accordo stipulato da quattro paesi europei: Francia, Italia, Portogallo e Spagna che ne assumono a turno il Comando.  Attualmente essa é posta sotto il comando di un Ufficiale della Marina Militare Italiana, il C.F. Oreste Molino.

Creata nel 1995, essa ha una struttura non permanente, e viene costituita in funzione delle  esigenze operative.

La sua missione principale é la partecipazione ad operazioni umanitarie, di salvataggio, d’assistenza alle persone, di mantenimento della pace nonché gestione di crisi regionali.

Dal gennaio 2003 un gruppo di Euromarfor è impegnato in maniera continuativa nell’Oceano Indiano nel quadro della lotta al terrorismo.

L’Euromarfor partecipa inoltre al cosiddetto “Processo di Barcellona” relativo al dialogo euro-mediterraneo al quale è presente anche l’Algeria.

In tale contesto, l’Euromarfor in accordo con le Autorità algerine, ha effettuato lo scalo ad Algeri di un Gruppo navale di 3 unità cacciamine (1 francese, 1 italiana ed 1 spagnola) scortate da una fregata francese.

Nave Alghero, il cacciamine italiano della formazione, era comandata dal T.V. Pasquale Esposito.

Gli obiettivi di questa visita erano di promuovere e realizzare un partenariato globale attraverso una cooperazione concreta e lo sviluppo dell’interoperabilità tra EUROMARFOR e la Marina algerina.

La visita è stata accolta con grande interesse e partecipazione da parte delle Autorità algerine e dalla stampa locale, riscuotendo un grande successo.

Si è sviluppata attraverso conferenze, incontri conviviali (anche con i membri del locale Comites ed il Consigliere del CGIE Nord-Africa Franco Santellocco), partite di calcio tra i marinai di Euromarfor e quelli algerini, prime esercitazioni comuni.

In conclusione, questo evento ha rappresentato senz’altro un passo importante in quel processo di avvicinamento e di cooperazione tra l’Europa ed i Paesi che insistono nel Mediterraneo, tra cui riveste un ruolo di primo piano l’Algeria.

Infatti il ruolo dell’Europa, qualunque sia l’evoluzione possibile del Continente Africano che si voglia prospettare, non può non essere fondamentale, considerati i legami storici che legano le nostre due realtà da secoli, su questo “ponte naturale” che è il Mar Mediterraneo, in un equilibrio posto così bene in evidenza dai testi di Fernand Braudel.