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Nota dell'AIE

Progetto Mediterraneo: su iniziativa di Franco Santellocco l'Università di Teramo assegna 2 borse di studio a studenti magrebini

 

Settembre: un mese che per moltissimi ragazzi, studenti di ogni genere, ogni anno è sinonimo di un nuovo inizio, di un passo in avanti verso quel traguardo che li condurrà alla maturità e alle scelte chiave per il loro futuro.
Non fanno eccezione gli ormai numerosi studenti Maghrebini che si accingono a ricominciare l’anno scolastico nel nostro Paese, grazie al Progetto Mediterraneo, che consentirà loro di tornare nei rispettivi Stati d’origine come Periti Agrari, con un bagaglio culturale con cui potranno contribuire fortemente allo sviluppo ed al benessere del loro popolo.
E’ un’iniziativa importante, simbolo di una cooperazione intelligente ed efficace, tesa a conseguire risultati veri, significativi. Soprattutto, è un Progetto che continua a crescere e ad ottenere nuovi successi. Da quest’anno, un gruppo di studenti provenienti dalla Tunisia andrà ad arricchire un ambiente assai “multiculturale”, già formato da oltre 60 giovani provenienti da Algeria, Marocco ed Eritrea.
Non solo: l’Università di Teramo, grazie alla sensibilità dimostrata dal Rettore e dal Preside della Facoltà di Scienze e Tecnologie Alimentari prof. Dino Mastrocola, metterà a disposizione dall’anno accademico 2004/05 due borse di studio, affinché i primi due diplomati su tre presso l’Istituto Agrario “P. Cuppari” di Cepagatti, e cioè gli studenti Khoudi Adila e Seghirate Mohammed, possano proseguire gli studi nel nostro Paese anche a livello universitario, anche con il sostegno del Comune di Mosciano dove vi è la sede distaccata della Facoltà universitaria.
E’ il segno di un Progetto che non si accontenta di funzionare, ma che tende a migliorare ed a perfezionarsi sempre più. Ne sono una dimostrazione i nuovi traguardi raggiunti un anno dopo l’altro, dopo l’avvio avvenuto nell’anno scolastico 2001/02. E’ significativo che i primi studenti del Progetto, provenienti da Algeria, Marocco ed Eritrea, siano giunti a Roma pochi giorni dopo il dramma dell’11 Settembre. Chi semina odio, non raccoglierà alcun frutto. Ma chi segue la strada della tolleranza, fa un investimento per il futuro: la storia del Progetto Mediterraneo ne è l’esempio più bello.
In questo quadro, il Conte Franco Santellocco, principale promotore del Progetto Mediterraneo, ha incontrato sabato 11 Settembre, presso l’Hotel El-Aurassi di Algeri, sede del Rotary Club “Alger La Baie”, tutti gli studenti che stanno per tornare a Cepagatti per proseguire il corso di studi ed i loro rispettivi genitori. 
E’ stato un momento commovente e toccante, segnato dalla felicità e dalla gratitudine di tante famiglie che vedono offerta ai propri figli un’opportunità meravigliosa, in un mondo che sembra aver dimenticato l’immenso valore che può avere una mano tesa in aiuto di chi soffre.
Presenti all’incontro pure i Presidenti degli altri Rotary Club di Algeri, la stampa, il Coordinatore Esecutivo del Rotary Algerino dott. Ioucef Khodja Saad Eddin, nonché il Past President Ahmed Brahimi.
Il prof. Santellocco ha tenuto il discorso in italiano (per gli studenti, che ormai parlano correttamente la nostra lingua) e in francese (per i genitori).
Molte le domande dei genitori, interessati ad ogni aspetto di questa importante esperienza che i loro figli stanno vivendo, molte le domande della stampa, molti soprattutto i ringraziamenti alla Scuola di Cepagatti, al corpo docente, al personale del Convitto che durante l’anno scolastico ospita gli studenti, al Rotary Club di Algeri ed al Rotary Club di Avezzano (che funge da Rotary Padrino del Progetto).
E’ una bella pagina per l’Italia, è una bella pagina per il Rotary International e per tutte le forze della società civile grazie al cui contributo è stato possibile realizzare questo sogno: dare un futuro, un’opportunità a tanti ragazzi che grazie al Progetto Mediterraneo oggi sono una risorsa ed una speranza per i propri Paesi d’origine, come riconosciuto dalle stesse Autorità di Governo.
Certo è che gli studenti hanno mostrato grande voglia di tornare a Cepagatti, dove li attendono “i loro migliori amici”: altri ragazzi, coetanei di un altro Paese, con cui hanno condiviso questa esperienza: le incomprensioni iniziali, la conoscenza ed ormai una profonda amicizia, che supererà ogni barriera geografica, culturale ed etnica.
Sono grandi successi, che devono spingere tutti ad impegnarsi ancor di più, perché dimostrano che i risultati, dove c’è la buona volontà, non possono mancare.
L’augurio adesso, oltre a quello rivolto a tutti i ragazzi per un ottimo e proficuo inizio d’anno, è di vedere completato nel più breve tempo possibile un altro ambizioso progetto, sempre promosso dal prof. Franco Santellocco nel suo ruolo di Presidente del Comitato Interpaese Maghreb – Italia del Rotary International. Ci riferiamo al progetto volto alla creazione di aree irrigue nel Sahara, cui partecipano il Distretto e i Club Rotary dell’Abruzzo, il Rotary Club di Firenze e numerosi Club di Belgio e Olanda, in un’efficace sinergia per combattere la desertificazione e dare nuova spinta ad un’agricoltura che dovrebbe, e potrebbe, essere un fattore fondamentale per lo sviluppo del Continente Africano.