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Commissione Formazione, Impresa, Lavoro, Cooperazione |
Presentazione di Franco Santellocco, neo-eletto Presidente della Commissione |
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Ringrazio per la riconferma, all'unanimità, alla Presidenza della Commissione Formazione, Impresa, Lavoro e Cooperazione con Fatiga Vice-Presidente e Mario Bosio paziente Segretario. Cari amici, ritengo doveroso proseguire il lavoro lungo una linea di sostanziale continuità con l'impegno del passato che ha già consentito di individuare e sviluppare giuste istanze, incrementando in futuro audizioni di Organismi esterni. Mi pare altresì opportuno rilevare, con l'occasione, quello che appare un accresciuto interesse per i temi che dovranno essere affrontati dalla Commissione, anche in considerazione dell'alto numero di Consiglieri che ora ne fanno parte. Si aggiungono così nuove professionalità, curiosità, entusiasmo per i temi che dovranno essere approfonditi, accompagnati da un sincero desiderio di ricercare ed indicare soluzioni concrete ai problemi. Dovrà essere ulteriormente approfondito il problema della formazione professionale, sia nelle articolazioni tradizionali che in quelle ad alta tecnologia, per favorire il pieno riadattamento di quei connazionali interessati da mutamenti di situazioni economiche e lavorative dei Paesi di accoglienza, raccordando Università ed imprese, rafforzando il coinvolgimento degli organismi rappresentativi delle nostre collettività all'Estero. Dotare l'impegno della formazione in Paesi extraeuropei di fondi propri é un imperativo. Quanto al lavoro ed all'impresa: sostegno alle PMI, rivitalizzazione degli strumenti di sostegno all'export. Non sarà trascurata la possibilità di individuare i meccanismi che consentano di indicare le opportunità per una cooperazione con le aree deboli del mondo basata sul rispetto reciproco e su iniziative condivise, in grado di favorire l'istallazione di insediamenti produttivi di vario tipo, manifatturieri, industriali, tecnologici, adattati alle caratteristiche locali ed adeguati ad economie deboli. A questo proposito non posso tacere la preoccupazione che un'ulteriore riduzione delle risorse dedicate alla cooperazione con i Paesi in via di sviluppo produca un danno grave non tanto e non solo all'immagine dell'Italia ma anche alla possibilità di sopravvivenza dei programmi in attuazione ed in progetto. Anche per questo il varo della nuova legge sulla cooperazione é assolutamente un imperativo. Vorrei poi rassicurare quei Consiglieri che hanno espresso preoccupazione per un continente dimenticato, l'Africa. Un'esperienza quasi trentennale di vita da imprenditore, da educatore, da osservatore attento della realtà in continua evoluzione di quella parte di mondo travagliata da miseria, guerre, malattie, sanguinosi scontri interetnici, mi lega a quel Continente ed alle Comunità italiane che tra mille traversie continuano a svolgere colà la loro opera con dedizione e capacità: dunque la Commissione non dimenticherà l'Africa, così come grande attenzione sarà riservata all'America Latina e a tutti gli italiani in aree critiche. E' mia intenzione inoltre non trascurare l'esame delle condizioni di lavoro di quelle comunità di nuova formazione che in questo momento non sembrano avere rappresentazione in questo Consiglio e mi riferisco in particolare a quanti operano sempre più numerosi nei Paesi dell'Est Europeo e della lontana Asia. Concludo con un ringraziamento particolare ai componenti della mia Commissione per i loro autorevoli contributi, a voi tutti un sincero grazie per il sostegno alle migliore veicolazione delle risultanze prodotte con auguri di buon lavoro a tutti i Consiglieri della terza legislatura del CGIE.
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