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Articolo di Franco Santellocco 

Rinnovo del C.G.I.E.: le ultime battute

 

Fra due settimane saranno eletti i nuovi componenti del CGIE: è la conclusione di un percorso che, dopo il necessario confronto delle idee, dovrà essere capace di condurre il mondo della emigrazione al dialogo, evidenziando aspettative e bisogni, ed attraverso una analisi seria e serena delle diverse situazioni ad una sintesi realistica di soluzioni fattibili e concrete.
Si registrano alcune situazioni di disagio, tuttavia al momento esse appaiono focalizzate a situazioni particolari che non coinvolgono l’insieme del mondo della emigrazione: sembra dunque che, nella circostanza, la macchina organizzativa messa in campo dalla Direzione generale per la emigrazione del MAE sia adeguata alla esigenza e che i richiami alla Legge istitutiva da parte della segreteria tecnica del CGIE abbiano consentito di mettere a punto procedure e comportamenti.
L’attenzione può, quindi, essere rivolta al futuro ed ai problemi che dovranno essere affrontati e risolti, anche alla luce del fatto che, in un orizzonte non troppo lontano, appaiono le elezioni legislative.
Non dovrà mancare una attenta analisi della partecipazione al voto per le elezioni dei Comites, individuare le ragioni che hanno tenuto lontana dalle urne una percentuale che, in termini generali, supera il 60%, in elezioni avvenute per corrispondenza e cioè senza doversi spostare dal proprio domicilio, valutare quanto abbia inciso in questo assenteismo scarsa visibilità o ridotto prestigio dei Comites precedenti, quali azioni debbano essere adottate per convincere le collettività a partecipare e per coinvolgerle sui temi delle vicende politiche italiane ed, in particolare, sulle tematiche della emigrazione in discussione nelle diverse istanze rappresentative delle comunità stesse, attraverso una attenta e mirata campagna di informazione.
Si dovranno individuare le possibili forme di miglioramento, innanzitutto sul piano tecnico, di un processo democratico che assume sempre più un’importanza fondamentale, per migliorare il raccordo Consolati - Comuni al fine di ricercare la più ampia convergenza tra le Anagrafi Consolari e l’AIRE e raggiungere l’elettore, per fornirgli una indicazione completa sulle modalità del voto e pervenire alla messa a punto di procedure per l’assemblaggio delle schede elettorali atte a ridurre la possibilità di errori invalidanti il voto e ad annullare ogni rischio di frode.
A questi azioni che si potrebbero definire tecniche, ma che sono di basilare importanza per ottenere una ampia partecipazione ad un voto che sia libero, segreto e personale, va associata la ricerca di quelle soluzioni di natura politica atte a potenziare il ruolo dinamico del CGIE in un universo della emigrazione in continua evoluzione, per consentirgli di assicurare, con una visione nazionale, il collegamento delle comunità alle istituzione regionali, per porre le basi di una collaborazione fattiva, concreta, efficace con le rappresentanze parlamentari della Circoscrizione estero.
Limitarsi alla sola ricerca di soluzioni adeguate a questi pochi problemi richiede capacità di sintesi, unità di intenti ed aperta volontà di dialogo, con un unico comune determinatore: l’interesse delle comunità italiane all’estero.
L’augurio che viene formulato al CGIE di prossima formazione è che esso sappia affrontare un cammino difficile ed irto di ostacoli con determinazione, attento agli interessi ed alle aspettative di quei connazionali che rappresenta, con spirito di indipendenza ed autonomia.
Tutto questo può avere una prospettiva di successo laddove si metta mano con decisione, competenza e serietà alla riforma della Legge Istitutiva del CGIE con una chiara visione, organica, del suo stesso ruolo.