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Tremaglia agli italiani in Eritrea: “Affronterò con voi tutte le difficoltà che incontrate”

La visita alla Nave scuola “Amerigo Vespucci”- L’omaggio ai cimiteri militari eritreo ed italiano

AIE - Il Ministro per gli Italiani nel Mondo, On. Mirko Tremaglia, si è recato in visita ufficiale in Eritrea nei giorni 25 e 26 agosto per salutare l’equipaggio della Nave scuola “Amerigo Vespucci” ancorata a Massaua e per incontrare la comunità italiana ad Asmara.

Il primo “messaggio” dato dalla visita del Ministro e della delegazione al seguito, l’atterraggio, per la prima volta, di un aereo all’aeroporto di Massaua. Un messaggio di fiducia e di ottimismo nei confronti di un Paese dalle notevoli potenzialità.

Ad accogliere il Ministro all’aeroporto, l’Ambasciatore d’Italia in Eritrea, Emanuele Pignatelli, il Ministro degli Esteri eritreo, l’Addetto Militare Col. Girlando ed il Primo Segretario Serra.

Il 25 agosto il Ministro è salito a bordo della “Amerigo Vespucci”. “E’ un onore per me, per tutto l’equipaggio e per la Marina, ricevere a bordo il Ministro Tremaglia”. Con queste parole il Comandante dell’Amerigo Vespucci, Capitano di Vascello Giuseppe Guglietta, ha ricevuto l’On. Tremaglia al quale sono stati resi gli onori dovuti ad un Ministro della Repubblica.

Il Ministro, dopo aver ringraziato il Comandante, rivolto all’equipaggio e agli Allievi ha voluto sottolineare l’intensa emozione del momento e l’importanza della politica su cui ha imperniato tutta l’azione del Ministero: “Quella politica dell’italianità tanto cara al nostro Capo dello Stato. La visita alla Vespucci mi riempie di orgoglio e di emozione, sia per la gloriosa storia di questa nave, sia perché voi portate nel mondo la bandiera italiana. Sono il Ministro di tutti gli Italiani nel Mondo, e quindi anche il vostro Ministro”.  

Il Ministro Tremaglia ha poi ricevuto a bordo della Vespucci il Presidente della Repubblica dell’Eritrea, Isaias Afwerki.

Dopo un cordiale colloquio con il Presidente eritreo, il Ministro Tremaglia, accompagnato dal Comandante della Vespucci e dall’Ambasciatore d’Italia Pignatelli, ha tenuto una conferenza sempre a bordo della nave.  Il Comandante Guglietta ha ripetuto il suo benvenuto al Ministro, al Presidente eritreo, ai parlamentari presenti e a tutta la delegazione, lasciando la parola al Ministro per gli Italiani nel Mondo.

“Ringrazio ancora il Comandante di questa nave reduce di tanti incontri con gli italiani nei porti in cui si è fermata, italiani che si sono emozionati e commossi al suo passaggio; grazie perché portate nel mondo l’orgoglio di essere italiani”, poi, rivolto ad Isaias Afwerki, il Ministro ha detto: “Sono vicino ad un Presidente straordinario che mi onora della sua amicizia. Sono qui in Eritrea con una forte delegazione che rappresenta il Governo italiano, il CGIE, le Associazioni italiane d’emigrazione. Sono qui perché dobbiamo iniziare insieme una collaborazione a livello culturale e scientifico. Non posso non ricordare gli ospedali costruiti dagli italiani in questo Paese, così come la più grande scuola statale d’italiano all’estero, e la recente convenzione bilaterale per la Promozione e Protezione degli Investimenti entrata in vigore il 14 luglio scorso”. Il Ministro ha poi ricordato il ringraziamento del Presidente eritreo agli italiani della colonia ricordando che in quel periodo ben 60 mila erano gli italiani in Eritrea. “Dobbiamo potenziare questa nostra collaborazione – ha ribadito il Ministro – e se vi saranno ostacoli, dobbiamo superarli insieme. Sul piano personale – ha concluso il Ministro – diventa un impegno, un atto d’amore per questa terra dove ho lasciato la salma di mio padre”.

Nel prendere la parola, il Presidente eritreo ha innanzitutto ringraziato il Comandante della Vespucci e la Marina italiana  per aver scelto il porto di Massaua per una breve sosta in occasione della settantesima campagna addestrativa. Per quanto riguarda i rapporti con l’Italia, il Presidente ha voluto sottolineare i 130 anni di “vita vissuta insieme, dobbiamo quindi lavorare insieme e guardare al futuro. Anche se negli ultimi mesi non abbiamo avuto quanto ci aspettavamo, siamo fiduciosi. Ci auguriamo che l’Italia possa puntare sulla cooperazione e attivare una proficua collaborazione”.

Di seguito, sono intervenuti numerosi esponenti della delegazione guidata dal Ministro Tremaglia. Tra questi, il Vice segretario Generale del CGIE per l’Europa e l’Africa, Gianni Farina. “L’Europa – ha esordito Farina – deve guardare a questa parte dell’Africa. Per cui, come prima proposta concreta, credo sia opportuno avere, in occasione della prossima riunione continentale (Lussemburgo, 5-7 novembre) un rappresentante dell’Eritrea per focalizzare ancora meglio le problematiche di questa comunità”. L’On. Giovanni Bianchi, Presidente del Comitato Permanente degli Italiani nel Mondo, nel suo breve intervento, rivolto al Presidente eritreo, ha affermato: “Lei ha la fortuna di avere amico uno dei Ministri più caparbi di questo Governo e che saprà far valere le ragioni di questo paese”. Il Ministro Sandro Siggia, Vice Direttore generale per gli Italiani all’estero e le politiche migratorie del Ministero degli Affari Esteri, ha ricordato gli interventi dell’Italia in materia di assistenza diretta ed indiretta.

Il Ministro e la delegazione hanno poi visitato la Nave e ammirato l’imponenza di un gioiello della Marina Militare che dal 1931 rappresenta uno dei simboli italiani nel mondo.

Nella giornata del 26 agosto, il Ministro Tremaglia ha reso omaggio ai cimiteri militari eritreo ed italiano di Asmara. Sempre affiancato dal Presidente Isaias Afwerki, dall’Ambasciatore Pignatelli, dal Presidente della Casa degli Italiani, dalla delegazione e da esponenti della comunità italiana, ricevuto da un picchetto d’onore ha deposto una corona ai Caduti.

Tremaglia si è poi recato sulla tomba del padre, morto ad Asmara nel 1942. Anche in questa occasione, il Presidente eritreo ha accompagnato il Ministro.

Dopo la solenne cerimonia, il Ministro e la delegazione si sono recati alla Casa degli Italiani per l’incontro con la comunità.

“A nome della comunità – ha esordito il Presidente Guerra – porgo il più cordiale benvenuto al Ministro e alla delegazione. Vorrei ricordare che Tremaglia, prima ancora di essere il Ministro per gli Italiani nel Mondo, è stato ed è il nostro padre”. Nel suo breve saluto, Guerra ha espresso riconoscenza al Ministro per la lunga battaglia a favore dell’approvazione della legge sull’esercizio del diritto di voto.

Subito dopo è intervenuto l’Ambasciatore Pignatelli che ha presentato al Ministro la comunità italiana, “una comunità di cui lei rappresenta un forte punto di riferimento. Si tratta di italiani che hanno investito in questo paese perché hanno fiducia nelle sue potenzialità. Una consistente rappresentanza di italiani – ha continuato l’Ambasciatore – è formata da religiosi e da esponenti del mondo della scuola che qui vanta una forte tradizione”. Subito dopo è intervenuto il Ministro Tremaglia che ha ringraziato il Presidente della Casa degli Italiani per le parole con cui lo ha accolto. “Voi, italiani nel mondo – ha affermato – siete la mia vita, e tutte le difficoltà che incontrate le affronterò con voi, e ricomincerò, come ho sempre fatto, anche dopo le sconfitte”. Numerosi gli applausi che hanno sottolineato l’intervento del Ministro,  che ha ribadito una costante del suo modo di intendere la sua missione: “Dobbiamo affermare la politica dell’italianità, che non può essere né di parte né di partito”. Il Ministro, dopo aver presentato i componenti della delegazione, ha ringraziato la comunità italiana in Eritrea per la forte partecipazione al voto in occasione del referendum dello scorso giugno: una partecipazione che significa un immenso legame con l’Italia.

Il Ministro ha poi dato la parola a Gianni Farina, Vice segretario generale del CGIE il quale ha portato il saluto di tutto il Consiglio ricordando che, “su impulso del Consigliere Franco Santellocco, vostro rappresentante, il CGIE ha concretamente testimoniato la sua solidarietà alle popolazioni algerine e marocchine colpite dal terremoto e dal terrorismo”. Anche in questa occasione, Farina ha riproposto di far partecipare un rappresentante dell’Eritrea alla prossima riunione della Commissione Continentale Europa-Africa.

L’On. Giovanni Bianchi si è soffermato sul grande successo rappresentato dall’approvazione della legge sull’esercizio del diritto di voto. Il Presidente della Commissione Informazione del CGIE, Bruno Zoratto, nel salutare “la comunità storica in Eritrea” ha sottolineato che con l’approvazione della legge sul voto, è iniziata la stagione di diritti. Tonino Inchingoli, Presidente della Consulta Nazionale dell’Emigrazione, nel suo intervento ha ricordato l’emozione dell’omaggio ai Caduti. “Con Tremaglia – ha affermato – sto imparando molte cose, e la sua passionalità riesce ad infiammare anche i nostri cuori”. Inchingoli ha poi rivolto un pensiero particolare all’opera meritoria dei numerosi religiosi presenti in Eritrea.

Di seguito è intervenuto l’On. Romeo Ricciuti di “Azzurri nel Mondo” che ha portato un saluto anche a nome di Aldo Lorenzi. Rivolto poi a Tremaglia, ha affermato: “Ti siamo vicini perché hai colmato il gap dei diritti civili e politici degli italiani all’estero, e la politica che tu persegui gode di ampio consenso”.

Aldo De Matteo, Consigliere del CGIE e componente dello staff del Ministro, ha evidenziato che si sta costruendo un sistema di rappresentanza della comunità sotto l’egida del Ministro, “un Ministro certamente anomalo. Quando le mie figlie mi chiedono chi è Tremaglia, rispondo dicendo che chi lavora con Tremaglia deve sapere che ‘per fare abbastanza, occorre fare di più’”. A conclusione dell’intervento, De Matteo ha invitato a lasciare le questioni delle comunità italiane fuori dalla politica.

Il Ministro Siggia ha elencato gli interventi del Ministero degli Affari Esteri in materia di assistenza diretta ed indiretta rinnovando l’impegno a stanziare fondi più cospicui.

Hanno portato il loro saluto anche il Vice Presidente della Commissione Difesa del Senato, Mario Palumbo e il Presidente della Commissione Difesa della Camera, Luigi Ramponi.

Di seguito sono intervenuti esponenti della comunità italiana che si sono soffermati sulle loro problematiche. Tra le questioni più impellenti, quella della doppia cittadinanza e di maggiori certezze per gli imprenditori.

Per quanto riguarda i problemi degli imprenditori, l’Ambasciatore Pignatelli ha assicurato che a novembre arriverà un Addetto commerciale e ricordato l’accordo del 14 luglio divenuto operativo e che mira a dare maggiori garanzie agli investitori, mentre è stato avviato il negoziato di un accordo per evitare la doppia imposizione fiscale.

Nel rispondere alle richieste dei rappresentanti della comunità italiana, il Ministro Tremaglia ha affermato: “Dobbiamo impostare un rapporto diverso, perché questo Ministro non intende ascoltare, andare via e dimenticare. Questo Ministro intende fare ciò che altri non hanno fatto, ma non è detto che abbia la bacchetta magica e sia in grado di risolvere tutti i problemi. Io posso impegnarmi perché ho un’amicizia profonda da parte di chi governa questo Paese ed intendo, innanzitutto, affrontare il problema dei meticci e renderli cittadini italiani. Così come affronterò il problema dei beni restituiti ma senza la titolarità. Allo stesso modo, mi impegnerò per far sì che i cittadini che vengono in Italia possono godere dell’assistenza medica, e parlerò direttamente con Sirchia. La vostra è una chiamata di responsabilità, di tutti, e per questo dico che anche l’Eritrea deve avere il suo Comites. Il mio impegno con voi è totale, anche perché ho vissuto due giornate straordinarie a Massaua e ad Asmara in visita ufficiale, ma soprattutto, su un piano personale, momenti di grande emozione e anche di commozione con una accoglienza unica: un grande abbraccio con eccezionale entusiasmo. Con me vi era il Presidente della Repubblica Eritrea che ha voluto dare testimonianza di un rapporto speciale. Questi incontri ad Asmara – ha concluso il Ministro - hanno dimostrato quanto ha significato la nostra presenza nella storia dell’Eritrea; vi è soprattutto un atto di amore e la volontà assoluta del Presidente dell’Eritrea di avere nuovamente gli italiani in una grande collaborazione tra Italia ed Eritrea in ogni campo”.

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