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I lavori del Primo Convegno Internazionale degli Imprenditori Italiani nel Mondo (20-22 ottobre)

Tremaglia: “I connazionali all’estero hanno italianizzato il mondo portando progresso e civiltà”

AIE - “L’impegno dei nostri connazionali rappresenta per noi una ricchezza, una risorsa essenziale che rafforza la proiezione internazionale dell’Italia e concorre a diffondere il nostro patrimonio di civiltà, di valori, di cultura, di prestigiosa tradizione”. Il messaggio che il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi ha inviato al Ministro per gli Italiani nel Mondo Mirko Tremaglia in occasione del Primo Convegno Internazionale degli Imprenditori Italiani nel Mondo, apertosi il 20 ottobre alla FAO, testimonia ancora una volta la forte attenzione e la sensibilità che il Capo dello Stato ha sempre avuto nei confronti dell’Altra Italia. Una “Italia fuori dell’Italia” che porta alto il nome del nostro Paese in ogni area del mondo, e che si è fatta o onore in tutti i campi. Non ultimo quello della imprenditoria. “L’impresa italiana all’estero testimonia nel mondo i valori di una produttività che coniuga professionalità e innovazione, competitività e sviluppo con le doti di passione e di fantasia che sono tra i tratti distintivi della nostra identità nazionale”, ha ricordato Ciampi che, ringraziando il Ministro Tremaglia per l’iniziativa, ha evidenziato come il Convegno degli Imprenditori Italiani nel Mondo “sottolinei i risultati e approfondisca le prospettive di crescita della nostra economia in un mercato aperto e globalizzato”.

Il Convegno - che, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, è stato organizzato dal Ministero per gli Italiani nel Mondo, dai Ministeri degli Esteri, delle Attività Produttive, dell’Economia, dal CGIE, dall’Ice, dall’Assocamerestero, dalla Confindustria, dalla Confcommercio - è stato aperto ufficialmente dal Ministro Tremaglia, dopo un intervento dell’Ambasciatore Incisa di Camerana che ha portato il saluto del Direttore Generale Vicario della FAO, David Harcharik, Il Ministro, davanti a più di 150 imprenditori provenienti da Europa, America del nord, America Latina, Africa, Asia e Australia, ha voluto sottolineare il tributo di riconoscenza dello Stato Italiano nei confronti dei nostri connazionali che, pur lontani dal proprio Paese di origine, con il loro impegno sono riusciti ad “esportare” tratti e prerogative dell’italianità. Un evento che, anche attraverso il confronto e lo scambio di esperienze con imprenditori in Italia, mira a contribuire non solo al mantenimento di saldi legami dei connazionali con la Madrepatria ma anche ad offrire opportunità di promozioni congiunte, con iniziative di collaborazione economico-commerciale tra il nostro Paese e l’Altra Italia.

“I connazionali all’estero, con la loro opera, il loro impegno, i loro sacrifici hanno italianizzato il mondo, portando ovunque progresso e civiltà”, ha ribadito con forza il Ministro ricordando il passato difficilissimo e doloroso dei nostri emigrati ma sottolineandone anche la immensa risorsa, ricchezza da essi rappresentata per il nostro Paese, in termini culturali, politici (basti pensare ai 353 i parlamentari di origine italiana nel mondo), economici. Un’Italia fuori dell’Italia che contribuisce alla crescita economica del nostro Paese – “ogni anno l’indotto a favore dell’Italia è di 191 mila miliardi di vecchie lire”, ha ricordato il Ministro – e che dopo “decenni di discriminazione da parte della classe politica” è stata finalmente valorizzata. Grazie alle battaglie dello stesso Ministro che ha sempre profuso le sue energie in favore delle comunità. Tra le battaglie vinte, quella del voto all’estero. “Ora gli italiani all’estero hanno gli stessi diritti degli italiani in Patria” ha rimarcato Tremaglia ripercorrendo le tappe, talune assai difficili, che hanno portato alla vittoria finale. Il Ministro, che ha rilanciato la proposta di una lista unica per un “parlamento degli italiani all’estero”, collegato ai parlamentari di origine italiana nel mondo, ha poi messo l’accento sulle numerose iniziative del suo Dicastero. Dalla istituzione, grazie al forte sostegno del Governo, della Giornata Nazionale del Sacrificio del Lavoro Italiano nel Mondo, l’8 agosto, giorno in cui si ricordano le vittime della tragedia di Marcinelle, all’accordo con gli Usa per introdurre l’insegnamento della lingua italiana in 500 scuole superiori americane, alla istituzione di un Comitato per la tutela dei minori rapiti, al prossimo accordo con la Rai per servizi di informazione da e verso i connazionali nel mondo, ai numerosi viaggi e incontri con le nostre comunità (come le visite a Marcinelle, il Columbus Day a New York nel 2003 quando Tremaglia fu ospite d’onore, la presenza del Ministro dopo gli attentati dell’11 settembre alla cerimonia di commemorazione nella cattedrale di Saint Patrick, l’incontro con i giovani a Toronto in occasione della XVII Giornata mondiale della Gioventù, l’omaggio ai caduti di El Alamein, la missione in Eritrea alla fine dell’agosto di quest’anno). Tutte iniziative che “rappresentano un atto di fede verso le nostre comunità che da sempre hanno esportato ed esportano nel mondo il ‘modo di fare e di vivere italiano’”, ha ricordato Tremaglia ponendo l’accento sull’importanza del Convegno dedicato agli Imprenditori che si pone sulla scia di altri convegni dedicati all’“eccellenza italiana nel mondo”, promossi dal Dicastero: quello degli Scienziati, svoltosi nel marzo scorso, e quelli in cantiere (come quelli dedicati ai missionari, agli artisti,ai ristoratori e così via). Con lo scopo precipuo di “far conoscere all’Italia la grande forza rappresentata dai connazionali nel mondo”. Perché “quello all’estero è un popolo – ha concluso il Ministro – che non tradisce mai e che ogni giorno compie il suo dovere per la sua Italia”.

Il Ministro degli Esteri Franco Frattini, prendendo la parola dopo il Ministro Tremaglia ringraziato caldamente dal titolare della Farnesina, ha evidenziato che il MAE ha tra i suoi obiettivi quello di sostenere il “radicamento”, ancora “debole”, delle imprese italiane all’estero. ''La nostra azione di promozione dell'internazionalizzazione delle imprese è un potente strumento di politica estera'', ha sottolineato con forza Frattini che ha indicato nelle nostre comunità nel mondo “il perno intorno al quale costruire l’azione di politica estera per proiettare l’immagine, la cultura, la fantasia, la creatività, il genio imprenditoriale italiani”. Per il superamento della difficoltà di “radicamento”un ruolo determinante lo giocano senza dubbio gli imprenditori e le comunità all’estero.

Frattini ha indicato tra gli strumenti messi in campo dal Governo per l’internazionalizzazione una “Cabina di regia”, istituita “superando le resistenze storiche tra MAE e Ministero del Commercio con l’Estero”, che ha permesso di varare un disegno di legge quadro (ora all’esame della Camera) che tra i suoi punti qualificanti la realizzazione di sportelli unici, alcuni dei quali già attivi in via sperimentale.

E’ fondamentale “creare sinergie” e “coordinamento” con le comunità imprenditoriali nei vari Paesi ad avviso del Ministro, che ha rivolto un appello agli imprenditori affinché diano alla Farnesina degli input in modo che, partendo dalle diverse esperienze, possa agire per promuovere, rafforzare e radicare le imprese nei vari territori. Un ruolo non secondario nella internazionalizzazione e nel radicamento delle imprese lo svolgono anche gli Istituti Italiani di Cultura. “Cultura e impresa devono lavorare insieme” ha concluso il Ministro ricordando che “stiamo realizzando la fondazione Marco Polo che si occuperà di questo”. 

“Le idee, i programmi, le iniziative per gli italiani all’estero illustrati dal Ministro Frattini sono la prova del miracolo prodotto dalla passione politica del Ministro Tremaglia. Le sue idee sono diventate programma di Governo”. Lo ha affermato il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta ringraziando per l’instancabile impegno pluridecennale verso le nostre comunità il Ministro Tremaglia “che per tanti anni ha lavorato in assoluta solitudine, forse incompreso e, comunque, inascoltato, ma che ora comincia a raccogliere i frutti delle sue battaglie e la quale il Governo è vicino ”. Letta, che ha portato il saluto del Presidente del Consiglio, sottolineando “la gratitudine e la soddisfazione” di Berlusconi verso gli imprenditori italiani all’estero, ha posto l’accento sul ruolo fondamentale di questi “ambasciatori nel mondo del genio italiano”. “Voi – ha detto Letta rivolgendosi alla platea – siete la testimonianza dello spirito di iniziativa, del talento, del genio italico nel sistema competitivo e portate alto il nome dell’Italia nel mondo”. 

Il Presidente dell’Ice Beniamino Quintieri ha salutato con viva soddisfazione le iniziative che “mantengono e lubrificano i legami tra le ‘due Italie’”, rallegrandosi per “le posizioni di prestigio conquistate dai nostri connazionali all’estero”. Facendo riferimento alle difficoltà di radicamento delle nostre imprese nei diversi territori, “difficoltà maggiori di quelle che incontrano altri Paesi”, Quintieri ha ravvisato la necessità di “cogliere reciproche opportunità tra aree imprenditoriali, favorire gli investimenti di ritorno, e promuovere opportunità di collaborazione con le imprese italiane”.

Edoardo Pollastri, Vice Presidente di Assocamerestero, sottolineando che “sfruttiamo poco le capacità degli imprenditori italiani nei vari Paesi” ha indicato la necessità di creare “sinergie e collegamento” tra Ice , Camere di Commercio, Istituti di Cultura, Ministeri degli Esteri, delle Attività Produttive, degli Italiani nel Mondo, per essere “protagonisti insieme agli operatori italiani all’estero del progetto di espansione dell’Italia nel mondo”.

 

Simonetta Pitari/AIE