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Romano Prodi in Tunisia: laurea honoris causa dell’Università di Tunisi

Lotta al terrorismo e rispetto dei diritti umani

AIE - Romano Prodi, Presidente della Commissione Europea, si è recato il 31 marzo a Tunisi, seconda tappa del viaggio magrebino dopo Algeri. Un viaggio che riveste particolare importanza, quello di Prodi, in un momento di tensione elevatissima nel mondo arabo e nell’area mediterranea alla quale la Unione Europea guarda con attenzione. Nel corso della sua visita a Tunisi, Prodi ha incontrato il Presidente della Repubblica Zine el Abidine Ben Ali e il Primo Ministro Mohamed Ghannouchi. Quest’ultimo ha affermato che il suo Paese ambisce a uno “status intermediario tra quello di associato e quello di membro” dell’Unione. “Noi desideriamo delle relazioni di partenariato più solide, più diversificate e più feconde per istaurare una solidarietà a tutta prova e in tutti gli ambiti”, ha spiegato il Primo Ministro evidenziando che il suo Paese , necessita di “un appoggio più sostenuto dell'UE che è il primo partner commerciale della Tunisia, nella prospettiva di favorire la sua integrazione nello spazio euro- mediterraneo''.

Il Presidente della Commissione Europea ha inoltre tenuto un discorso all’Università di Tunisi, dove ha ricevuto una laurea honoris causa.

Prodi ha affrontato il tema dei diritti umani parlando di una “alleanza forte” tra Europa e Tunisia basata sui principi del partenariato euro-mediterraneo e su una posizione comune sulle questioni regionali, principalmente quelle mediorientali. Posizioni, ha evidenziato il Presidente della Commissione Europea, “basate sul diritto internazionale il ruolo centrale delle Nazioni Unite, la lotta contro il terrorismo e il fondamentalismo”. Sottolineando che la Tunisia, come l’Unione Europea, “subisce gli effetti del terrorismo internazionale”, Prodi ha asserito che “la lotta contro il terrorismo non deve, nonostante ciò, essere presa a pretesto per una riduzione delle libertà pubbliche, né per una rinuncia a un miglioramento della situazione dei diritti dell’uomo”. E ha ricordato che “ciascuno, in Tunisia come in Europa, sa fare la distinzione tra terrorismo fondamentalista e rivendicazioni politiche legittime”.

Riguardo all’allargamento dell’Unione, Prodi ha assicurato che ciò non andrà ad alterare le relazioni tra Europa e Tunisia. Al contrario, “il Mediterraneo resta una Regione d’interesse comune e di grandi opportunità per tutti i membri dell’Unione.”

 

AIE