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Tremaglia al Convegno della Consulta per l’emigrazione

“Le Associazioni vera forza degli Italiani all’estero”

AIE - Il Ministro per gli Italiani nel Mondo, On. Mirko Tremaglia, è intervenuto al Convegno di Studio organizzato dalla Consulta Nazionale dell’Emigrazione sul tema: «Il rapporto della CNE con le Istituzioni, la Società civile, le comunità migranti e le nuove generazioni». All’incontro, svoltosi presso la sede del Cnel, sono intervenuti autorevoli rappresentanti del mondo dell’emigrazione, a cominciare dal Segretario Generale del CGIE, Franco Narducci, dal nuovo Direttore Generale per gli Italiani all’Estero e le Politiche Migratorie del Ministero degli Esteri, Adriano Benedetti, e dai presidenti dei Comitati parlamentari per gli Italiani all’Estero di Camera e Senato, Giovanni Bianchi e Riccardo Minardo. Introdotto dal presidente della CNE, Tonino Inchingoli, l’intervento del Ministro Tremaglia ha toccato i punti salienti della politica a favore degli Italiani nel mondo, a cominciare dalla necessità di superare i pregiudizi di parte e di partito: «Io non rappresento una parte e la composizione del mio staff, non contestata da nessuno, lo dimostra. Per risolvere i problemi bisogna lavorare uniti: se non si comprende questo, non ci siamo».

Tremaglia si è quindi soffermato sul ruolo centrale che, anche in vista delle scadenze elettoriali, saranno chiamate a svolgere le associazioni: «Sono una componente fondamentale - ha spiegato - e proprio a loro mi affiderò per avere la fotografia della nostra emigrazione. Esse costituiscono, oggi, una forza straordinaria, anche perché i partiti, che per decenni si sono dimenticati dei diritti dei nostri connazionali ad eccezione di uno, sono tutt’altro che amati. Ho già in programma una serie di incontri con i Comites, proprio per approfondire le problematiche sul tappeto». Il Ministro è tornato ancora una volta a scorrere i maggiori successi ottenuti in due anni di attività dal Ministero - dalla legge sul voto alla maggiorazione sociale delle pensioni - ma ha soprattutto focalizzato l’attenzione sulle questioni irrisolte: «L’Italia si accinge al semestre di presidenza dell’Ue - ha detto -. A questo scopo ho chiesto l’istituzione di un Osservatorio sui problemi dei due milioni di cittadini italiani in Europa, che spaziano dalle espulsioni alla disoccupazione. E’ un’occasione da non perdere per farcene carico». Infine, il pensiero è andato ai referendum: «E’ la storica prima volta del voto. Agli italiani nel mondo dico: votate come volete ma andate a votare. E’ un’occasione da non perdere, perché i falchi aspettano che l’appuntamento fallisca». Alla fine, parole di affetto per tutti gli italiani nel mondo: «Retorica? La verità è un’altra: io sono e voglio essere uno dei vostri».

AIE