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Unione Europa - Presentato dal Vice Ministro Urso il programma di politica commerciale per il semestre italiano -“L’Italia scommette sul Mediterraneo”

AIE - “Con l’inizio del semestre di Presidenza dell’Italia nell’Unione Europea si apre una nuova fase nella storia dell’Europa perché si completerà il processo di riunificazione ad Est e comincia, allo stesso tempo, quello dell’integrazione a Sud”. Con queste parole il Vice Ministro delle Attività Produttive con delega al Commercio Estero, Adolfo Urso, ha presentato a Roma presso l’Associazione della Stampa Estera, il programma di politica commerciale che l’Italia perseguirà durante il semestre di Presidenza dell’Unione Europea. Un programma che spazierà dall’Est al Mediterraneo e che sarà concentrato su tre priorità finalizzate alla realizzazione, entro il 2010, dell’area di libero scambio euromediterranea. Le tre priorità riguardano lo sviluppo del commercio, l’incremento degli investimenti e formazione e informazione.

Per quanto riguarda lo sviluppo del commercio saranno due le linee guida che lo caratterizzano: il cumulo pan-europeo delle regole d’origine, che servirà per realizzare una regola comune relativa al trattamento doganale dei beni provenienti da paesi terzi da cui trarranno vantaggi sia l’occupazione, sia la produzione sia il commercio. La seconda linea sarà la creazione di un forum per l’integrazione dei sistemi fieristici in previsione della creazione dell’area di libero scambio, il cui il centro di raccordo più logico non può potrà che essere a Roma. L’obiettivo è quindi di promuovere trasferimento di know how fieristico dai Paesi dell’Unione a quelli Meda, i 10 Paesi del Mediterraneo firmatari dell’accordo di Barcellona, attraverso la co-organizzazione d’eventi e la realizzazione di corsi di management fieristico. Per quanto riguarda l’incremento degli investimenti Urso ha confermato che da parte del Governo italiano c’è la volontà, come già annunciato in altre occasioni, di voler trasformare il Femip della Bei, Banca Europea per gli Investimenti, in una struttura autonoma che potrà godere, oltre ai due miliardi di euro della Bei già previsti fino al 2006, anche di finanziamenti di capitali privati. Urso ha annunciato anche l’integrazione del fondo Finmed di circa 40 milioni di euro proveniente dai 160 milioni complessivamente destinati ai fondi rotativi per i Paesi in via di Sviluppo (ex art. 80 Legge 289/2002) che si andranno ad aggiungere ai 36,15 milioni di euro già previsti dal Cipe con la delibera n. 20/2002 e che serviranno per finanziare operazioni di “venture capital” nei Paesi del Mediterraneo. La terza priorità che Urso ha illustrato riguarda la formazione e l’informazione annunciato che si terrà a novembre, presso l’Università di Perugia e di Catania, il primo Master per quadri dei Paesi Meda. Il Ministero delle Attività Produttive ha già stanziato per questo corso di formazione 3 milioni di euro, parteciperanno al corso 36 laureati che studieranno per tre mesi la lingua italiana, per tre il sistema di commercio internazionale e gli strumenti nazionali e, infine, negli ultimi tre realizzeranno uno stage presso le imprese italiane intenzionate a crescere verso i paesi dell’area Meda. Urso ha poi annunciato che il Ministero delle Attività Produttive, per favorire l’internazionalizzazione delle Pmi nei Paesi Meda, ha realizzato un Manuale per l’internazionalizzazione che descrive tutti gli strumenti finanziari nazionali ed internazionali a favore dell’export nell’area del Mediterraneo, manuale che sarà distribuito alle aziende italiane interessate attraverso le Camere di Commercio e gli Uffici dell’Istituto per il Commercio Estero. A conclusione dell’incontro Urso ha dichiarato che le priorità illustrate saranno in parte già discusse a Palermo il 6 e il 7 luglio durante il vertice EuroMed che sarà il primo evento ufficiale della Presidenza italiana dell’Unione Europea. Un vertice in cui si incontreranno 35 Ministri del Commercio estero, 15 dell’Unione, 10 dei Paesi candidati e 10 della sponda sud del Mediterraneo. A Palermo si sancirà l’estensione del cumulo pan-europeo delle regole d’origine ai Paesi del Mediterraneo e si avvierà una collaborazione doganale per aiutare i Paesi Meda ad una rapida messa in opera dell’accordo. Il documento programmatico finale dell’EuroMed farà inoltre riferimento all’ipotesi di trasformazione in sussidiaria del Femip della Bei, all’incremento della dotazione complessiva, o all’incremento della sola dotazione per l’assistenza tecnica e la partecipazione al capitale di rischio. “Palermo - ha detto Urso - è la città simbolo dell’integrazione tra le culture, le economie, le religioni e le società del Mediterraneo. Per due giorni sarà il luogo d’incontro, in un momento di svolta anche per il processo di pace in Palestina e Medio Oriente”.

Anna M. Punzo/AIE