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Ordine del Giorno N. 3 - Semestre di Presidenza dell’Unione Europea

AIE - L'Assemblea Plenaria del CGIE riunita a Roma il giorno 11 luglio 2003;

CONSIDERATO

che dal 1° luglio l’Italia ha assunto la presidenza pro-tempore dell’Unione Europea;

che questo incarico, sempre importante, ha assunto nel 2003 un particolare rilievo in quanto, nel corso della presidenza italiana, l’Unione Europea stabilirà due storiche tappe nel lungo percorso verso la sua realizzazione completa:

la ratifica dell’adesione di 10 nuovi Paesi portando a 25 il totale degli Stati dell’Unione;

l’approvazione del Trattato Costituzionale redatto da una convenzione in cui i rappresentanti italiani – il Vicepresidente del Consiglio On. Gianfranco Fini e l’ex presidente del Consiglio Giuliano Amato – hanno avuto un ruolo determinante;

che, oltre a questi fondamentali impegni di carattere istituzionale, l’Unione Europea, sotto la guida italiana dovrà programmare il suo rilancio in termini di crescita e di prosperità, basata sulla moneta unica e sulla cosiddetta “strategia di Lisbona” per lo sviluppo e l’occupazione;

che l’Unione Europea dovrà anche rafforzare il suo ruolo nella scena mondiale quale fattore di stabilità e di pace nelle relazioni internazionali, con una politica esterna e di difesa comune,  sviluppando il dialogo euro-mediterraneo e l’incontro tra le culture e le civiltà;

RITENUTO

necessario che l’azione delle autorità politiche, economiche e sociali italiane incaricate di esercitare i compiti posti dalla Presidenza dell’Unione Europea, si svolga in un clima di concordia e d unità nazionale, allo scopo di realizzare le finalità europee e di far risaltare l’impegno e la capacità organizzativa e propositiva della nostra Nazione

RICORDATO

che l’emigrazione italiana, ancora molto consistente nei Paesi membri dell’Unione Europea, è stata nel dopoguerra – con il suo lavoro ed il suo sacrificio, spesso mortale, come a Marcinelle – la prima e unica dimostrazione concreta dell’integrazione tra i popoli europei.

AUSPICA

che tutti gli italiani investiti di responsabilità pubbliche (le forze politiche di maggioranza e di opposizione, i Sindacati, i Patronati, gli Enti e le Associazioni culturali, e quant’altri ne siano coinvolti) collaborino affinché questo semestre di presidenza dell’Unione Europea abbia un grande successo e si collochi nella storia come già avvenne con i Trattati di Roma del marzo 1957.

(Approvato a maggioranza con 4 astenuti)

AIE