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L’intervento del Ministro per gli Italiani nel Mondo, Mirko Tremaglia

AIE - Il Ministro per gli Italiani nel Mondo, On. Mirko Tremaglia, è intervenuto il 10 luglio, presso il Jolly Hotel di Villa Carpegna, all’Assemblea Generale del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero. Aprendo la sua articolata relazione, il Ministro ha rivolto parole di ringraziamento al Ministro degli Affari Esteri, Franco Frattini, e al Direttore Generale per gli Italiani all’Estero e le Politiche Migratorie, Adriano Benedetti, per il livello di collaborazione raggiunto in questi anni attraverso un lavoro che si pone finalità comuni a beneficio degli Italiani nel Mondo. Lo stesso Ministro Frattini, del resto, nel corso del suo intervento, aveva ripetutamente usato parole di gratitudine all’indirizzo del Ministro Tremaglia, elogiando in particolare “la passione e la determinazione” con cui da sempre si batte in loro favore. Tremaglia si è quindi soffermato sul disegno di legge per la riforma dei Comites che, dopo la recente approvazione da parte della Camera con 230 voti favorevoli, è ora all’esame del Senato. “I tempi sono ristretti – ha rilevato il Ministro -: difficilmente l’impianto del provvedimento potrà subire modifiche. Dobbiamo fare di tutto perché l’approvazione definitiva arrivi entro la fine di luglio, in modo da poter procedere al rinnovo entro dicembre”. Tremaglia ha quindi ribadito l’importanza di questi organismi, che devono diventare “sempre di più organismi in grado di rispondere alle esigenze delle comunità italiane ed avere una posizione di preminenza”.

Il pensiero del Ministro è corso poi all’affluenza massiccia degli Italiani nel mondo in occasione della consultazione referendaria: “Abbiamo ottenuto un risultato straordinario – ha detto - ha votato il 26 per cento degli aventi diritto, più degli Italiani in Italia. E questo benché i quesiti non potessero avere alcuna ricaduta legislativa su di loro. Malgrado le difficoltà, hanno mostrato in questo modo il loro straordinario attaccamento all’Italia”. Tremaglia ha insistito sull’urgenza di procedere alla bonifica dell’Aire, l’Anagrafe degli italiani residenti all’estero: “Il lavoro di incrocio con le anagrafi consolari deve continuare spedito. Ho ringraziato i consoli per il grande lavoro compiuto in occasione del referendum, ma li ho anche invitati a dare un’ulteriore spinta alle operazioni di bonifica”. Per questo ha sollecitato il Ministro Frattini a potenziare la rete consolare attraverso opportuni interventi ad hoc: “I consoli sono le colonne portanti per il voto. Devono poter lavorare al meglio per le scadenze che ci attendono”.

Tra le iniziative più importanti, Tremaglia si è soffermato sulla recente approvazione, da parte del Ministero dell’Istruzione degli Stati Uniti, del programma di corsi formativi in lingua italiana di livello universitario destinati agli studenti della scuola secondaria. “Si tratta del passaggio alla fase di pratica attuazione dell’accordo che nell’ottobre scorso, in occasione della mia visita a New York in qualità di Ospite d’Onore al Columbus Day, avevo siglato con la Signora Matilda Raffa Cuomo”, ha affermato il Ministro. “Il progetto coinvolgerà circa 500 scuole negli Stati Uniti ed estenderà finalmente l’insegnamento della lingua e della cultura italiana a livello curriculare nella scuola americana. L’italiano si avvia a diventare la seconda lingua degli Usa”.

L’ultimo passaggio della relazione di Tremaglia ha riguardato il Semestre di Presidenza Italiana dell’Unione Europea: “Chiedo al Governo – ha affermato con forza – di ricordarsi che in Europa vivono oltre due milioni di cittadini italiani. Occorre vigilare perché i loro diritti siano rispettati. Le problematiche sono molte: dai bambini contesi, oltre 160 nel Vecchio Continente, alle espulsioni, dalle scuole speciali a molte altre questioni irrisolte. Ho per questo sollecitato la costituzione di un Osservatorio per i diritti dei cittadini italiani in Europa”. L’Osservatorio dovrebbe affiancarsi ad un’altra proposta: quella, già sostenuta nella Dichiarazione dell’Unione Interparlamentare riunita a Bucarest del 14 ottobre 1995 e inserita nella relazione illustrativa della legge Fini-Bossi sull’immigrazione, di un piano di investimenti nel Continente africano per dare lavoro a 20 milioni di cittadini africani nei rispettivi Paesi. “Solo così – ha rilevato Tremaglia – si può impedire l’immigrazione selvaggia da quegli Stati verso l’Europa”. In questo senso, il Ministro ha lanciato il progetto di una Conferenza Internazionale, da tenersi a Malta, con i rappresentanti dei Paesi dell’Unione, degli Stati rivieraschi e dei Ministri competenti entro il semestre. “Abbiamo lavorato e continueremo a lavorare – ha concluso il Ministro - per fare in modo che problemi che colpiscono da vicino i nostri concittadini, in ogni parte del mondo, possano finalmente trovare una soluzione”.

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