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Nasce la rete gli ospedali italiani nel mondo: presentato dai Ministri Sirchia e Tremaglia il Progetto IPOCM

Tremaglia: “Una grande iniziativa di italianità, umanità e civiltà”

Sirchia: “Una grande opportunità per irraggiare cultura e italianità”

(AIE) “Una grande iniziativa di italianità, umanità e civiltà”. Così il Ministro per gli Italiani nel Mondo; Mirko Tremaglia, ha definito l’Alleanza per l’integrazione e la promozione degli ospedali e dei centri di cura  italiani nel mondo, nata il 28 ottobre. “Una grande opportunità per irraggiare cultura e italianità” ha fatto eco il Ministro per la Salute Girolamo Sirchia.

I Ministri Sirchia e Tremaglia hanno presentato il Progetto IPOCM, nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Marini, alla quale hanno preso parte anche il Vice Direttore della DGIEPM del Ministero degli Esteri, Stefano Ronca, e Alberto Michelini, rappresentante per il Presidente del Consiglio nel G8 per l’Africa.

Un’iniziativa di rilievo, che ha raccolto l’unanime consenso e l’adesione ufficiale dei rappresentanti dei 22 ospedali e dei 20 centri di cura italiani nel mondo, riunitisi a Roma dal 26 al 28 ottobre per la “Prima Conferenza per l’Integrazione e Promozione degli Ospedali Italiani nel Mondo” promossa dal Ministero della Salute in collaborazione con il Ministero per gli Italiani nel Mondo, il Ministero degli Affari Esteri, il Dipartimento per l’Innovazione e le Tecnologie, il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca.

L’Alleanza prevede la realizzazione di una rete telematica nel corso del 2003, una prima fase di attuazione nel 2004 e la completa attuazione nel 2005. Le 42 strutture opereranno in rete per scambiare conoscenze, personale e informazione e garantire assistenza migliore e farmaci innovativi. Sette gli ospedali italiani in Argentina, due in Giordania, due in Israele. Gli altri si trovano in Brasile, Paraguay, Perù, Uruguay, Canada, Egitto, Eritrea, Marocco, Siria e Turchia. Centri di cura con assistenza italiana all’estero: sette in Burkina Faso, quattro nello Zimbawe, due in Costa d’Avorio, due in Tanzania. Gli altri si trovano in Albania, Angola, Gibuti, Zambia e India.

Obiettivo della nuova rete è migliorare il livello qualitativo delle prestazioni sanitarie. Ma, non trascurabile è anche l’effetto che potrà avere sul fronte delle imprese. Con questa iniziativa infatti si punta ad offrire alla aziende italiane una occasione di crescita. E Sirchia lo ha sottolineato: “E’ una grande opportunità per dare spazio alle imprese italiana per entrare, guadagnare ma anche contribuire allo sviluppo di questi Paesi che giustamente non vogliono più beneficenza. Gli ospedali italiani possono diventare fari di civiltà’’.

“Con questa iniziativa è cominciata la stagione dei diritti degli italiani nel mondo” ha dal canto suo sottolineato il Ministro Tremaglia, ricordando la valenza delle nostre comunità all’estero: “Una grande risorsa e una ricchezza per il nostro Paese”. Il Ministero per gli Italiani nel Mondo ha in programma una serie di convegni tra i quali uno sul voto all’estero – Tremaglia ha annunciato che si terrà a Roma nei giorni 16,17 e 18 dicembre – e uno proprio sugli Ospedali italiani nel mondo.

Il Ministero punta inoltre alla elaborazione di un progetto di legge per gli Ospedali italiani nel mondo. Un obiettivo ricordato dal Ministro Tremaglia nel corso di un incontro con i rappresentanti dei sette ospedali italiani in Argentina unitamente ad alcuni funzionari del suo staff e del Ministero degli Affari Esteri. Nel corso dell’incontro è stata esaminata la situazione degli ospedali italiani in questo momento di crisi per l’Argentina e verificato lo stato di avanzamento dei finanziamenti già previsti. E’ stata anche avviata una riflessione per il reperimento di ulteriori risorse da parte del Governo italiano. Il Dr. Mosa, rappresentante dell’Ospedale italiano di Buenos Aires, ha suggerito la creazione di una carta di credito per l’assistenza fornita dagli ospedali italiani in Argentina destinata agli italiani residenti in quel Paese da finanziarsi con fondi del Governo italiano.

 

A.M.P.