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SPECIALE COMMISSIONE CONTINENTALE CGIE PER I PAESI DELL’AMERICA LATINA (CURITIBA 15-17 APRILE)

CGIE: i lavori della Commissione Continentale per i Paesi dell’America Latina

Riconoscimento della cittadinanza: approvato all’unanimità un Ordine del Giorno

Un prolungamento della scadenza del termine per le dichiarazioni ridurrebbe la pressione sui Consolati

AIE - La Commissione Continentale CGIE per i Paesi dell’America Latina, riunita a Curitiba (Paranà-Brasile) nei giorni 15, 16 e 17 aprile, ha approvato all’unanimità un Ordine del Giorno che riguarda il riconoscimento della cittadinanza, ai sensi della legge n.379/2000. Pubblichiamo di seguito il testo dell’O.d.G.

In considerazione del grande numero di persone potenzialmente interessate a chiedere il riconoscimento della cittadinanza italiana ai sensi della Legge n. 379 del 2000 - potrebbero essere migliaia di persone - ed il periodo di tempo limitato a disposizione per rendere la dichiarazione prevista dalla Legge - solo fino al dicembre 2005 -, si auspica che i Consolati italiani operino in sinergia con i Circoli Trentini, con il Comites, con le altre Associazioni italiane e con i Patronati al fine di garantire una corretta informazione sul funzionamento della Legge al maggior numero possibile di aventi diritto e che tali Enti forniscano un aiuto concreto agli interessati per quanto si riferisce al controllo della documentazione da presentare ed al rilascio delle attestazioni di competenza dei suddetti Enti.

Si chiede anche che i Consolati procedano con la massima consentita speditezza istituendo una corsia preferenziale per poter raccogliere entro i termini di legge le dichiarazioni che gli interessati devono rendere e ad inviare successivamente al Ministero dell’Interno tutta la documentazione ricevuta, necessaria per il riconoscimento della cittadinanza italiana.

Sembra ovvio, fin d’ora, che dovrà essere opportunamente rafforzato il personale in servizio presso i Consolati in modo da consentire loro di espletare in tempi ragionevoli questo servizio aggiuntivo.

Si ritiene anche che un tempestivo prolungamento della scadenza del termine consentito per rendere la dichiarazione prevista dalla Legge potrebbe tranquillizzare gli animi degli interessati e ridurre la pressione sui Consolati.

 

AIE