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SPECIALE COMMISSIONE CONTINENTALE CGIE PER I PAESI DELL’AMERICA LATINA (CURITIBA 15-17 APRILE)

CGIE: i lavori della Commissione Continentale per i Paesi dell’America Latina

L’intervento di Lorenzo Cecere, membro del Comites di Città del Guatemala

CGIE e Comites, organismi insostituibili per riavvicinare, informare e coinvolgere tutte le comunità

AIE - Ai lavori della Commissione Continentale per i Paesi dell’America Latina, svoltisi a Curitiba (Paranà-Brasile) dal 15 al 17 aprile, sono intervenuti esperti del Brasile e di Paesi dell’area senza rappresentanza diretta nel CGIE (Bolivia, Costa Rica, Ecuador, Guatemala, Paraguay, Repubblica Domenicana).

Pubblichiamo l’intervento di Lorenzo Cecere, membro del Comites di Città del Guatemala.

 

“Per me è stato un onore essere stato invitato a questa convocazione della Commissione Continentale del CGIE dell’America Latina in Curitiba (Brasile).

Veramente non mi ritengo un esperto, però effettivamente da ventidue anni circa che vivo in Guatemala, un po’ per il mio lavoro (agenzia di viaggi), un po’ per il mio modo di trattare con le persone, sono riuscito a conoscere la maggior parte della comunità italiana in Guatemala, e sono venuto a conoscenza di tanti problemi e necessità. Quindi forse in questo senso mi sento un po’ un esperto.

Gli italiani in Guatemala sono presenti da moltissimi anni, esattamente dalla fine dell’Ottocento, ed hanno contribuito alla costruzione di una linea ferroviaria che in parte esiste ancora. Attualmente vari discendenti di questi miei concittadini fanno parte delle famiglie più agiate del Guatemala.

Gli italiani iscritti all’anagrafe attualmente sono 2.280, però realmente siamo oltre quattromila considerando tutte quelle persone che per motivi politici, negli anni sessanta hanno dovuto rinunciare alla propria cittadinanza (ed in questo modo hanno condannato i propri figli, non potendo questi più riacquistare la cittadinanza italiana). La maggior parte dei connazionali è concentrata nella città del Guatemala, il resto a Quetzaltenango, Antigua, Panajachel e Puerto Barrios.

In Guatemala abbiamo varie Associazioni. La più vecchia è l’Associazione Italiana di Beneficenza o Circolo Italiano, fondato all’inizio del millenovecento di cui faccio parte come socio, e da vari anni come membro del Direttivo. Il fine principale dell’Associazione è quello di promuovere eventi culturali, culinari e sportivi, aiutando varie istituzioni religiose, italiani bisognosi (per fortuna pochi) e italiani di passaggio (spesso tossico-dipendenti).

L´Associazione italiana conta con 250 iscritti attivi (cioè italiani originari) ed è il centro dove più italiani sono concentrati, quindi un punto di riferimento.

La Dante Alighieri - da circa 40 anni presente in Guatemala, per la diffusione della cultura e della lingua italiana, con due scuole in città ed una succursale in Antigua Guatemala - è l’istituzione che diffonde di più la cultura italiana con concerti, mostre d’arte, proiezioni di film, teatro e canti regionali. Tutti questi eventi si svolgono nel Salone Italia del Circolo Italiano, con l’apporto fondamentale della sua Direttrice, Signora Primerose De Barone, e dei suoi collaboratori.

L´Istituto Italiano di Cultura, presente in Guatemala da circa due anni, è rappresentato dal Dottor Massimo Gilardi, il quale si impegna moltissimo nella promozione della nostra cultura.

Mentre per la Camera di Commercio Italo-Guatemalteca non posso dire altrettanto. Fondata nel 1985 da vari industriali italiani e guatemaltechi con tanto entusiasmo e dedizione, con il passare degli anni, a causa del mancato riconoscimento da parte dell’Ambasciata e successivamente del Governo Italiano, i componenti di tale Associazione si sono dimessi un po’ alla volta e da un´anno a questa parte essa non è più attiva. L´attuale Ambasciatore Pietro Porcarelli ha l´intenzione di riavvicinare vecchi e nuovi soci, compreso l´ex Direttivo, per dare una spinta risolutiva per la ripresa e il buon funzionamento di tale Associazione.

Per finire, il Comites, fondato in Guatemala nel 2000 dall’Ambasciatore Serafini, di cui facevo parte fino ad un mese fa. Poi, per motivi di salute, il Presidente Carlo Cardente ed il Vice, insieme a 4 Consiglieri hanno dato le dimissioni e conseguentemente tutto il Direttivo.

L’attuale Ambasciatore Pietro Porcarelli ha inviato una lettera alle varie istituzioni italiane affinché suggerissero dei nomi validi, con rispettivo programma, con l´intenzione di formare un nuovo Comites al più presto. Ciò in attesa di raggiungere i famosi tremila iscritti per poter eleggere il Comitato mediate elezioni.

Io personalmente credo molto all’unione di noi italiani all’estero e quindi i Comites sono uno strumento da non lasciarsi sfuggire per lottare insieme per un futuro migliore, sia nostro che dei nostri figli, lottare per il voto, per la cultura, lo sport, la salute e le pensioni (per quelli che hanno diritto), ecc.

Ho molto fiducia nel CGIE, perché è l’organismo più vicino al Governo italiano e a nostri Comites. I suoi componenti sono persone che hanno vissuto e vivono le stesse nostre problematiche, pertanto sono le persone indicate per lottare affinché noi tutti possiamo sentirci protetti ed apprezzati dalla nostra Madrepatria, uniti nella lotta ai Comites per riavvicinare e informare tutte le comunità e coinvolgerle.

Ringrazio per l’attenzione tutta la Commissione, augurando il successo di questa convocazione continentale del CGIE”.

 

AIE