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CGIE: Approvato O.d.G. sulla Conferenza dei giovani italiani e di origine italiana nel mondo

(AIE) La Commissione Continentale dei Paesi dell’Europa e del Nord Africa del CGIE, avendo rilevato come una autentica politica migratoria che voglia proiettarsi nel tempo debba fare delle giovani generazioni il passaggio fondamentale della sua impostazione e della sua realizzazione; avendo constatato che per attuare tale strategia è necessaria l’organizzazione di una Conferenza dei Giovani che segni l’avvio di un pieno coinvolgimento degli stessi; avendo preso atto della Ricerca in corso, propedeutica alla stessa Conferenza dei Giovani, da effettuarsi in stretta collaborazione con i Comites ed i membri del CGIE e in raccordo con il mondo associativo, mirante ad offrire uno spaccato di una realtà rimasta in ombra negli ultimi anni; avendo accertato che occorre incentrare l’attenzione soprattutto su: somiglianze e differenziazioni dei giovani all’estero tra di loro e con i giovani italiani; grado reale di integrazione dei giovani e le eventuali conflittualità; individuazione di canali privilegiati di contatto con il mondo italiano e la percezione del concetto di italicità; professionalità; significato che i giovani danno alla “partecipazione”ed il loro impegno nel settore della solidarietà; aspettative nei confronti dello stato e delle regioni italiane; valutazione delle associazioni tradizionali e nuove. Per dare seguito agli impegni presi durante la Prima Conferenza degli Italiani nel Mondo, del Convegno dei Giovani a Campobasso e della Conferenza Permanente Stato-Regioni-Province Autonome-CGIE, il Consiglio Generale degli Italiani all’Estero si impegna a presentare al Governo e al Parlamento formale richiesta affinché entro il 2003 venga indetta la Conferenza dei Giovani italiani e di origine italiana nel Mondo. In particolare la Commissione richiama l’attenzione sulla esigenza di intraprendere un iter preparatorio che renda chiaro fin dall’inizio che i protagonisti della Conferenza sono i giovani stessi; che le istanze partecipative favoriscano incontri tra giovani a livello di singoli Paesi, o almeno in quelli in cui sono attivi Comites e/o associazionismo, per mettersi in ascolto delle istanze che emergeranno; che si creino occasioni per valorizzare e coordinare le iniziative intraprese dalle Regioni. La Conferenza dovrà perseguire due filoni principali: testimonianze dei protagonisti attivi nella crescita di una comunità culturale. Il nuovo che sta emergendo in ambito multiculturale e multilinguistico; dialogo e confronto con i rappresentanti della comunità. L’Assemblea richiede che la Legge preveda la nomina di un Comitato Organizzatore che delinei al più presto i criteri di organizzazione e di partecipazione alla Conferenza. Il Comitato Organizzatore deve garantire una partecipazione del mondo giovanile che non sia mediata esclusivamente da Organismi rappresentativi ed Enti centrali e periferici, ma anche attraverso criteri scientifici di “casualità” che consentano la partecipazione di giovani attivi nei  diversi settori della società. Esso deve  impegnarsi, altresì, a perseguire condizioni di pari opportunità tra tutte le componenti della realtà giovanile. Per favorire la strada della rappresentatività reale è opportuno promuovere una capillare informazione fra tutti i potenziali interessati, anche con la diretta collaborazione dei canali consolari. Occorre inoltre facilitare, sin dalla fase preparatoria della Conferenza, il ricorso agli strumenti più idonei di comunicazione tra i giovani stessi e tra i giovani e le altre componenti della comunità.

 

AIE