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Positivi i risultati ottenuti dai ragazzi maghrebini protagonisti dell’iniziativa

“Progetto Mediterraneo”: il significativo bilancio illustrato al Presidente del Consiglio

Tra i promotori, il Prof. Franco Santellocco: “Spero sia l’alba di un nuovo giorno”

(AIE) L’8 giugno 2002 in Italia si sono chiuse le scuole, e mentre in tanti si preparano magari a lasciare la città per le vacanze, i risultati festosi per alcuni, meno per altri, si sapranno solo tra qualche giorno visto che più di un milione di alunni si troveranno alle prese con gli esami, e solo dopo quest’ultima fatica conosceranno l’esito dei loro anni trascorsi sui banchi di scuola. Ma per sessanta ragazzi, questo anno scolastico, al di là dei risultati ottenuti, sarà comunque una tappa importante della loro vita. Sono i ragazzi maghrebini che hanno partecipato al “Progetto Mediterraneo”, un progetto nato grazie al Prof. Franco Santellocco, Presidente del Comitato Interpaese Maghreb-Italia, Distretto 9010 del Rotary International, nonché della V Commissione del CGIE, in perfetta sintonia con il Dirigente scolastico Manfredi Tricca. Il “Progetto Mediterraneo” è finalizzato all’apprendimento da parte di questi 64 ragazzi provenienti dall’Algeria, dal Marocco e dall’Eritrea, delle tecniche di studio agroambientale. Tecniche che una volta apprese i ragazzi applicheranno nei loro Paesi d’origine. Il Progetto è stato possibile grazie alla disponibilità dell’Istituto Tecnico Agrario “P. Cuppari” di Pescara e Cepagatti dove i 64 ragazzi, in maggioranza donne, hanno iniziato a settembre dello scorso anno i vari cicli che la scuola prevede: uno di tre anni e uno di cinque. Alla realizzazione dell’iniziativa hanno collaborato il Rotary Club di Avezzano, l’Istituto Tecnico Agrario “P. Cuppari”, la Regione Abruzzo e il Comune di Cepagatti, dove ha sede una sezione distaccata dell’Istituto. Nel corso dell’anno scolastico le difficoltà non sono state poche, anzi, ma i risultati ottenuti sono andati al di là delle più rosee aspettative. Le difficoltà riscontrate sia sul piano disciplinare e di inquadramento locale, sia di sostegno economico e ambientale, non hanno però fiaccato quanti avevano riposto grandi speranze nel raggiungimento di ottimi risultati per il progetto. Nel progetto erano previste, e sono state effettuate, anche alcune gite di valore didattico come quella presso il Centro di trasformazione dei prodotti agricoli di Avezzano che i ragazzi hanno particolarmente apprezzato. Gli studenti hanno dato prova di ottime capacità di adattamento in una realtà socio economica completamente diversa dalla loro e se la maggioranza dei ragazzi del progetto ha raggiunto una media scolastica relativamente sufficiente, un consistente gruppo, composto da alcune ragazze eritree e da alcuni ragazzi marocchini, ha raggiunto il massimo dei voti, ponendosi al disopra anche dei ragazzi italiani che frequentano l’Istituto. I risultati insomma sono stati molto soddisfacenti e, come ha tenuto a sottolineare il Prof. Franco Santellocco, fanno ben prevedere per il futuro. Egli stesso infatti si è già attivato affinché i ragazzi che stanno studiando nei corsi, la cui durata è prevista in tre anni, possano invece inserirsi in quella quinquennale con cui potranno, se vorranno, e questo è l’auspicio del promotore, accedere all’Università. Il Prof. Santellocco ha già preso contatti con l’Università di Pisa - Dipartimento di Agronomia e Gestione dell’agroecosistema del Prof. Pierlorenzo Secchiari, per individuare le forme migliori di aggregazione e di veicolazione degli studenti. Il Prof. Santellocco ha definito i successi ottenuti dal progetto Mediterraneo “l’alba di un sogno” ed ha riposto la speranza che si possa in futuro permettere ad altri ragazzi di venire in Italia a studiare per poi tornare nei propri Paesi di provenienza con un bagaglio di cultura ed esperienza tali da ridurre in futuro la dura scelta dell’emigrazione verso Paesi in grado di offrire condizioni di vita migliori. A conferma dell’entusiasmo e degli ottimi risultati conseguiti in questa prima esperienza, sia dagli alunni sia dagli insegnanti, anche le parole del Dirigente Scolastico dell’Istituto, Manfredi Tricca, indirizzate al Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. “Solo ora che ho potuto verificare il bilancio positivo di questo primo anno di attività mi sento di poterLe partecipare la soddisfazione e l’orgoglio di aver messo in atto principi educativi di alto profilo, utili anche allo sviluppo di un percorso politico in linea con gli obiettivi di politica interna ed estera che lo stesso Governo persegue. Gli studenti che torneranno in Patria per svolgere attività professionale e o imprenditoriale in campo agro-ambientale, potranno creare le migliori condizioni per arginare l’espatrio di connazionali alla ricerca di migliori condizioni di vita oltre che preparare le condizioni per un’opportuna integrazione socio-culturale ed economico-politica in vista dell’apertura dei mercati della UE ai Paesi della sponda sud del Mediterraneo e del Maghreb in particolare”. Anche per il prossimo anno e sempre grazie all’energica attività che il Prof. Santellocco sta ponendo in questo Progetto, il Rotary International di Algeri ha deliberato l’inserimento nel Progetto Mediterraneo di 6 nuovi studenti. La straordinarietà del caso quest’anno sarà data dal fatto che tutti e sei gli studenti, uno tunisino, due marocchini e tre della Mauritania, sono ragazze. Ragazze provenienti da Paesi musulmani, Paesi in cui le donne hanno all’interno della società non solo un ruolo marginale ma certamente negativo. La speranza è dunque che l’Italia, da sempre Paese di straordinaria ospitalità, possa trasmettere a queste ragazze una diversa dimensione di vita, oltre alle tecniche lavorative e di studio, nel pieno rispetto delle tradizioni e delle religioni di ognuno.

 

Anna M. Punzo/AIE