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Tremaglia a Fiume: “Il nodo della restituzione dei beni troverà soddisfazione quando cesserà ogni discriminazione”

Il saluto del Presidente Ciampi ai connazionali  

 

(AIE) Una ventata d’italianità nella città di Fiume, lo scorso 6 dicembre, per la visita del Ministro per gli Italiani nel Mondo, On. Mirko Tremaglia, che ha inaugurato, la sede della Casa Italia, a Palazzo Modello. Una visita molto attesa dalla comunità italiana e che il Ministro ha vissuto “con particolare sentimento di emozione” poiché quella di Fiume “è l’unica comunità autoctona dove gli italiani sono nati e vissuti e dove continuano a confrontarsi in termini di lealtà e di collaborazione con la Croazia e la Slovenia”, come ha sottolineato lo stesso Tremaglia nel corso di una conferenza stampa presso l’Università Popolare di Trieste, prima tappa del viaggio che lo ha portato in Croazia. Il Ministro, accompagnato dall’On. Roberto Menia, è stato accolto dall’Ambasciatore d’Italia a Fiume, Fabio Pigliapoco, e dal Console Generale, Roberto Pietrosanto. Nel corso della conferenza stampa Tremaglia ha ricordato anche la sua battaglia sul voto durata ben 46 anni. “Grazie a questa battaglia di civiltà - ha ribadito - milioni di italiani sono rientrati nella Costituzione ed è iniziata la stagione dei diritti”. Tra i vari argomenti trattati durante l’incontro, quello della cittadinanza. “Un tema che affronteremo sia sul piano organizzativo anche rivedendo situazioni critiche come quella dell’Argentina, sia su quello legislativo correggendo là dove c’è da correggere. Il discorso sulla cittadinanza - ha continuato il Ministro - è estremamente importante anche in considerazione della grande richiesta che proviene dalle nuove generazioni”. Al riguardo, Tremaglia ha rivolto parole d’elogio all’opera del Capo dello Stato ricordando il valore della politica dell’italianità e del dialogo. “E’ una politica fortemente sostenuta dal Presidente della Repubblica che sta dando i suoi frutti”, ha tenuto a sottolineare il Ministro. Subito dopo la visita a Trieste, il Ministro si è recato a Fiume. All’ossario di Cosala, dove riposano le spoglie di 496 caduti della Prima Guerra Mondiale, il Ministro ha deposto una corona di fiori e si è soffermato sul valore delle radici e sull’importanza di non rinnegare il passato, per poter costruire il futuro. Un ringraziamento è andato ai presenti che, ha sottolineato Tremaglia, “mi hanno permesso di vivere una cerimonia così toccante di fronte al luogo dove sono custodite le spoglie di coloro che hanno sacrificato la loro vita per noi”. Il Ministro si è recato poi al Liceo italiano di Fiume, unica scuola superiore italiana con quattro indirizzi e 235 studenti. Ai ragazzi, il Ministro ha ricordato l’importanza del lavoro della scuola a tutela e promozione della lingua e della cultura italiane e le tante battaglie in favore degli italiani nel mondo, impegnandosi a seguire personalmente anche quella della cittadinanza. “Per poter vincere le battaglie bisogna credere fino in fondo e ricominciare ogni volta con più passione per arrivare al traguardo. Io sono il vostro Ministro - ha concluso - e vi chiedo di creare un ponte per una collaborazione più intensa e proficua”. Cuore della visita a Fiume, l’inaugurazione della rinnovata sede della Casa Italia, a Palazzo Modello, che Maurizio Tremul, Presidente dell’assemblea dell’Unione Italiana, ha definito il “fulcro” delle attività del gruppo nazionale. Il Ministro per gli Italiani nel Mondo era accompagnato oltre che dall’Ambasciatore, dal Console Generale, e dall’On. Menia, dal Sindaco di Fiume Vojko Obersnel, e dal Presidente della Contea, Zlartko. Ad accogliere il Ministro Tremaglia, oltre a numerose autorità, il deputato dalla minoranza italiana al Parlamento croato, Furio Radin, e il Presidente della comunità degli italiani di Fiume Alessandro Alekovic. “Voi oggi - ha affermato il Ministro - mi avete offerto una giornata solenne e fortunata. Qui ci sono cittadini esemplari perché la nostra gente possiede una rettitudine eccezionale, ed il vostro ‘Madre Italia’ con cui vi rivolgete alla nostra Patria mi commuove profondamente”. Facendo riferimento ai rapporti con la Croazia, Tremaglia ha ribadito che “debbono essere di perfetta collaborazione, perché noi vogliamo che la Croazia vada in Europa. Questo deve essere chiaro, e la Croazia lo deve capire: noi siamo testimoni a suo favore, ma occorre che le minoranze siano tutelate come richiede l’Unione Europea. I diritti umani sanciscono che la proprietà è un diritto fondamentale di ogni cittadino: il nodo della restituzione dei beni troverà soddisfazione quando cesserà ogni discriminazione. Riservare la restituzione dei beni a chi al momento dell’esproprio era cittadino jugoslavo, vuol dire escludere gli italiani. Sulla questione dei beni, invece, i trattati possono essere superati”. Tornando ancora una volta al tema della cittadinanza, il Ministro ha affermato: “Ho un grande compito: c’è la richiesta di cittadinanza per gli eredi di chi l’ha riacquistata alla luce della legge italiana. Io mi impegno a fare questa battaglia di giustizia e di riconoscenza sia a favore degli esuli sia dei cittadini rimasti, e voi avrete la cittadinanza”. Il Ministro Tremaglia è stato raggiunto a Fiume da una telefonata del Presidente Ciampi che ha manifestato al Ministro la stima per il suo impegno a favore dei connazionali nel mondo, lo ha ringraziato per la solidarietà espressagli nei giorni scorsi. Tremaglia ha portato i saluti del Capo dello Stato alla comunità italiana. Pacificazione nazionale, Unità dello Stato e restituzione dei beni agli esuli. Sono stati dunque questi i temi centrali della visita di due giorni che il Ministro ha compiuto a Trieste e a Fiume. Una visita che si è trasformata in un autentico “inno all’italianità”, durante la quale il Ministro non ha perso occasione di ribadire che “Trieste deve diventare la capitale della pacificazione nazionale. Il nostro impegno per mettere in pratica gli insegnamenti del Capo dello Stato deve essere assoluto. Dopo 50 anni, i tempi sono ormai maturi” Parole che Tremaglia ha ripetuto a margine della visita alla Foiba di Basovizza e alla risiera di San Sabba e che ha poi ripreso con forza nel suo intervento conclusivo alla conferenza di Alleanza Nazionale con i delegati del Comitato Tricolore per gli Italiani all’estero: “Là dove c’è dolore e sofferenza, là dove c’è un Caduto, questi deve ricevere il dovuto omaggio da parte di tutti”, ha ricordato il Ministro.

 

V.T.