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Conclusi i lavori della IV Conferenza degli Ambasciatori (26 luglio)

Berlusconi: “Tremaglia, un galantuomo che da sempre si batte per i diritti degli italiani nel mondo”

Tremaglia: “I connazionali all’estero contribuiscono con la loro presenza e il loro lavoro all’internazionalizzazione dell’Italia”

(AIE) Si è conclusa, il 26 luglio, la tre giorni degli Ambasciatori italiani che per la quarta volta si sono riuniti a Roma per confrontarsi con i rappresentanti del Governo, del Parlamento e delle varie Istituzioni. Tre giorni di intenso confronto dove venti gruppi di lavoro hanno approfondito le tante questioni e i numerosi problemi legati alla politica estera, all’internazionalizzazione dell’Italia, alla pace nel mondo, al voto degli italiani all’estero, al rinnovamento del Ministero degli Affari Esteri, a come la Farnesina può essere di sostegno alle imprese, alla promozione culturale, alla valorizzazione dell’apporta dei cittadini italiani che risiedono oltreconfine, al contributo dell’Italia all’Unione Europea, al contributo italiano alla riforma delle istituzioni ed alla preparazione del semestre di presidenza. Questioni importantissime che sono state al centro di questo proficuo confronto avvenuto alla Farnesina. A Villa Madama, si è svolto un incontro conviviale che ha concluso questa IV Conferenza degli Ambasciatori durante un pranzo offerto dal Presidente del Consiglio dei Ministri che è anche Ministro degli Affari Esteri in onore di 140 Ambasciatori italiani convenuti a Roma. In un clima disteso con un Capo del Governo pronto alla battuta a tutto campo, l’Ambasciatore Giuseppe Baldocci, Segretario Generale della Farnesina, ha ricordato gli argomenti trattati alla Conferenza affermando l’utilità di questi importanti incontri periodici che anche se non partoriscono soluzioni immediate ai problemi sollevati servono ad informare e a far conoscere ai diplomatici la politica estera del Governo. Dopo il Segretario Generale, ha preso il microfono in mano l’Onorevole Silvio Berlusconi che ha affermato: “Permettetemi di presentarvi un galantuomo che tutti conoscono e che da sempre si batte per i diritti degli Italiani nel mondo. Persona integerrima che ogni qualvolta interviene al Consiglio dei Ministri, ci commuove e ci coinvolge profondamente con il suo entusiasmo, con la sua tenacia e con le sue precise esposizioni, convinto in quello che afferma perché crede in quello che fa. Un uomo - ha continuato Berlusconi - con una tempra e uno stile sempre più raro che gode la mia profonda stima e ammirazione”. L’On. Tremaglia visibilmente commosso ha ringraziato di cuore il Capo del Governo per le parole a lui indirizzate davanti a una platea cosi attenta e cosi significativa. Il Ministro per gli Italiani nel Mondo ha colto l’occasione per esporre la linea del suo Ministero che non è in contrapposizione alla Farnesina, ma complementare ad essa. Un aspetto nuovo è sopraggiunto con l’esercizio del diritto di voto all’estero che deve obbligare la diplomazia a rivedere totalmente la posizione che prevalentemente serpeggia negli Ambasciatori d’Italia che, esagerando, hanno quasi sempre considerato gli Italiani nel mondo come un concentrato di problemi e non cittadini a pieno titolo della Repubblica Italiana. “I nostri connazionali all’estero - ha continuato Tremaglia - sono un fattore eccezionale di politica estera che contribuisce con la loro presenza e il loro lavoro all’internazionalizzazione dell’Italia. Questo i signori Ambasciatori se lo devono ricordare sempre e in ogni momento della loro preziosa opera. Come si fa a non comprendere e capire questa risorsa che provoca annualmente un indotto favorevole all’Italia paragonabile ad una grande finanziaria? Come non si riesce a comprendere che le nostre comunità sono un fenomeno d’avanguardia nei singoli paesi per creare rapporti e concrete collaborazioni che determineranno quella cooperazione necessaria di supporto alla politica estera italiana? Con l’approvazione della legge ordinaria che permetterà l’esercizio di voto all’estero abbiamo vinto una storica battaglia che durava da 46 anni e questo è avvenuto durante il Governo di centro destra. Io che non sono “berlusconiano” ma che giudico obbiettivamente gli atti delle persone e quindi anche quelli del Ministro Affari Esteri sono lieto che egli rimanga alla guida della Farnesina; egli infatti con la sua tenacia e la sua capacita, è stato capace di restituire centralità alla politica estera italiana coronata con il successo del trattato firmato a pratica di mare fra i Paesi della Nato e la Russia. Così sì dà lustro concreto all’Italia, così si dimostra che l’Italia ha una sua politica estera rivolta alla pace ed agli interessi italiani nel mondo, anche se il Parlamento italiano si è dimenticato di sottolineare questo importante aspetto positivo della politica estera italiana e di chi la sta guidando”. Concludendo questo importante incontro l’Onorevole Berlusconi riprendendo il microfono, ha dichiarato di condividere totalmente le osservazioni e i rilievi che il Ministro per gli Italiani nel Mondo ha fatto. Rilievi che arricchiscono e che ci stimolano ad andare avanti per servire meglio tutti i cittadini italiani residenti in Patria o residenti all’estero.

 

Bruno Zoratto