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Riunita alla Farnesina la Commissione Nazionale per la Promozione della Cultura Italiana all'Estero

Quando la cultura diviene strumento di politica estera

Prevista l'intensificazione delle iniziative culturali nelle aree geografiche caratterizzate da una forte presenza dei nostri connazionali

 

Per definire i futuri obiettivi e le prioritą della nostra politica culturale si č riunita a Roma, presso la Farnesina, la Commissione Nazionale per la Promozione della Cultura Italiana all'Estero. Un importante organo propositivo, la Commissione č composta da 26 membri e presieduta dal Ministro degli Affari Esteri (fanno parte della struttura che durerą in carica tre anni eminenti personalitą della cultura nominati dalla Presidenza del Consiglio e da Istituzioni pubbliche), che, per quanto concerne la diffusione della lingua e della cultura italiana nel mondo, fornisce mirati suggerimenti programmatici e legislativi al Mae, alle Regioni e alle altre Amministrazioni dello Stato. La Commissione, l'organo collegiale tornerą a riunirsi prima della fine dell'anno, ha inoltre voce in capitolo sulla nomina dei Direttori degli Istituti di Cultura e sulle variegate convenzioni ed iniziative culturali gestite dalle associazioni, dalle fondazioni e dai privati.

Le decisioni e le iniziative della Commissione sono state illustrate, nel corso di una breve conferenza stampa, dal Sottosegretario agli Esteri Baccini. Tra gli indirizzi generali approvati dalla Commissione, il rappresentante del Governo ha sottolineato l'impegno dell'esecutivo per una migliore funzionalitą della Commissione ed ha ricordato che la cooperazione culturale deve essere considerata come un concreto strumento di politica estera, spiccano l'integrazione delle attivitą culturali nel dialogo politico (in alcune aree geografiche le intese interculturali possono favorire il dialogo e la pacificazione tra popoli), l'intensificazione delle iniziative culturali nelle aree geografiche caratterizzate da una forte presenza delle comunitą italiane (le manifestazioni saranno realizzate con il supporto di imprenditori ed esponenti di prestigio delle nostre collettivitą) e la promozione di proposte culturali legate alla produzione italiana contemporanea nei settori dell'arte visiva, del teatro, della danza, della musica e del cinema. In questo contesto la Commissione ha previsto anche l'istituzione di appositi "anni tematici". Importanti eventi culturali che promuoveranno nel mondo, al fine di favorire l'espansione di quelle attivitą produttive che hanno al tempo stesso valenza culturale ed economica, le grandi specificitą italiane (moda, editoria, design, cinema, gastronomia e tecnologia). Un concreto sostegno all'azienda Italia dunque che favorirą inoltre, sull'esempio della rassegna "Italia in Giappone", la nascita di nuove sinergie tra settore pubblico e privato. Ma dalla riunione sono emerse anche altre indicazioni, come ad esempio l'ammodernamento degli Istituti di Cultura (in questo contesto viene previsto l'aggiornamento della rete informatica e la fattiva collaborazione di sponsor privati), ed il potenziamento della diffusione della lingua italiana all'estero (per rispondere alla crescente domanda verranno create nuove cattedre di lingua italiana, borse di studio e specifiche collaborazioni tra gli Istituti di Cultura, i Dipartimenti stranieri di Italianistica e le scuole italiane all'estero). Per realizzare importanti iniziative culturali e per individuare nuove forme di finanziamento saranno infine attivate apposite collaborazioni con le Regioni, le Provincie ed i Comuni.

Durante il dibattito č stato inoltre presentato un dettagliato rapporto, redatto dalla Direzione generale per la Promozione e la Cooperazione culturale, sulle numerose attivitą culturali del Mae e sulle variegate strutture operanti in questo settore. Dalla ricerca č emerso come a tutt'oggi la Farnesina, nel 2000 la rete estera del Mae ha organizzato nel mondo oltre 50 mostre figurative, 10 mostre itineranti, 100 eventi musicali, 35 eventi teatrali e 120 manifestazioni cinematografiche, possa contare su 93 Istituti di Cultura (in queste strutture prestano la loro opera 429 persone), 289 Istituzioni scolastiche, 22 addetti scientifici e 257 lettori di italiano. Lo scorso anno la rete degli Istituti di Cultura, i costi annui di gestione di ogni singola struttura sfiorano il miliardo di lire, hanno curato 5.000 manifestazioni culturali, 3.600 corsi di lingua italiana (50.000 gli stranieri iscritti), circa 4.000 certificazioni di conoscenza del nostro idioma e numerose biblioteche con un'utenza complessiva superiore alle 55.000 persone. Per quanto riguarda invece l'attivitą didattica, nel mondo sono operative 21 scuole statali che insegnano la nostra lingua, 161 strutture private, 68 sezioni italiane presso scuole straniere e 36 sezioni italiane presso scuole europee, lo studio ha evidenziato che circa l'80% dell'utenza globale (in totale 29.994 allievi) č composta da studenti stranieri, mentre la quota dei frequentanti italiani si attesta intorno alle 8.000 unitą. Ogni anno dal Mae, nel 2000 il Ministero degli Esteri ha erogato 129 miliardi per il finanziamento delle scuole e dei corsi di italiano per le collettivitą all'estero (lo stanziamento complessivo della Farnesina in questo settore ammonta a 302 miliardi), vengono inoltre concesse, al fine di favorire la diffusione della cultura italiana nel mondo, specifiche borse di studio a 1.400 studenti stranieri.

 

Goffredo Morgia