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Lettera aperta di Basilio Giordano, direttore de Il Cittadino Canadese, al futuro Capo del Governo italiano

Tra le priorità della prossima legislatura: voto, Ministero per gli Italiani nel Mondo e maggiori contributi alla Stampa italiana all’estero

 

Basilio Giordano, editore, giornalista, Vicepresidente della Fusie per il Nord America e Presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Quebec, ha scritto una lettera aperta a Silvio Berlusconi per ricordare al futuro premier gli impegni prioritari del nuovo Governo nei confronti dei nostri connazionali nel mondo, ovvero il voto, l’istituzione del Ministero per gli Italiani all’Estero, e un aumento dei contributi destinati alla Stampa italiana all’estero.

"On. signor Presidente - scrive Giordano - all’indomani della nettissima affermazione, Sua e della Casa delle Libertà, alle elezioni politiche del 13 maggio, sono lieto di formularLe, in qualità di Vicepresidente per il Nord America della Fusie (Federazione Unitaria Stampa Italiana all’Estero) nonché di Presidente dell’Ordine dei Giornalisti italiani del Quebec, i più sinceri auguri per il risultato ottenuto e per l’improbo lavoro che L’attende. Riportare l’Italia al ruolo internazionale che Le spetta e ridare agli italiani la sicurezza del presente e la fiducia nel futuro, non è impresa facile. Sono un 49enne editore/direttore di un settimanale in lingua italiana, originario della Calabria e residente a Montreal (Canada) dal 1977; giornalista/pubblicista, iscritto all’Ordine dei Giornalisti del Lazio. Il Presidente Ciampi fra pochi giorni Le conferirà il mandato per formare il nuovo Governo e Lei sta lavorando alacremente per riempire le varie caselle ministeriali con altrettante personalità di spicco. Tra i vari Ministeri, non ho ancora visto il Ministero per gli Italiani all’Estero, da Lei già istituito nel Suo primo Governo, nel 1994. Come mai? Se n’è dimenticato, non vuole o non può istituirlo? Eppure, per noi italiani all’estero, sarebbe un’Istituzione essenziale, e proverebbe l’attenzione massima del Suo Governo sui tanti nostri problemi, primo fra tutti, il voto! Ma, proprio in qualità di Vicepresidente della Fusie e dell’Ordine dei Giornalisti italiani del Quebec, Le volevo ricordare che i contributi dello Stato italiano alla Stampa italiana all’estero, non accennano ad aumentare da oltre 12 anni! Da oltre 12 anni, le quattro briciole che si ricevono, vengono divise tra 392 testate di giornali e riviste. Eppure la Comunità italiana nel mondo ha bisogno di una informazione adeguata, che rappresenti un legame forte con la madrepatria e i suoi centri istituzionali. Cosa di cui Lei magari si dovrà ricordare, e che noi, stia sicuro, Le ricorderemo in modo pressante, in occasione del varo della prossima Finanziaria.

Io qui Le ho voluto solo accennare questi due problemi: il primo (il voto) interessa tutti gli italiani all’estero; il secondo (contributi adeguati alla Stampa italiana all’estero) interessa tutti gli editori italiani all’estero, che sacrificano la loro vita per tenere alto il nome dell’Italia nel mondo. Ho avuto il piacere di conoscere personalmente l’On. Mirko Tremaglia, il quale mi confermava, in caso di vittoria della Cdl, un suo personale interessamento per la soluzione dei due problemi succitati. E penso che l’intera Comunità italiana all’estero non potrebbe trovare, al Ministero per gli Italiani all’Estero, un Ministro migliore per rappresentarla degnamente. Le rinnovo gli auguri, signor Presidente, e Le rivolgo l’appello - ha concluso Basilio Giordano - di voler veramente rappresentare, nel suo prossimo Governo, le aspirazioni e le attese di decine di milioni di italiani all’estero, istituendo un Ministero apposito".

 

AIE