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A Tunisi conclusi i lavori dell’Intercomites Algeria-Marocco-Tunisia

L’applauso dell’assemblea a Mirko Tremaglia, un omaggio al suo impegno per gli italiani all’estero

Un riconoscimento agli italiani d’Africa: si terrà ad Algeri la Conferenza continentale Europa-Nord Africa del CGIE

 

Alla presenza delle rispettive rappresentanze istituzionali, si sono svolti a Tunisi i lavori dell’Intercomites Algeria-Marocco-Tunisia. Ad aprire i lavori Franco Santellocco, Presidente del Comites di Algeri, che ha subito espresso profondo rammarico per la mancata approvazione della legge ordinaria per l’esercizio di voto degli italiani all’estero e per come le varie forze politiche "hanno di fatto così scippato i seggi riservati agli italiani all’estero".

Santellocco ha poi proseguito sottolineando l’importanza di tale incontro, in quanto a ridosso della Conferenza continentale Europa-Nord Africa che si terrà ad Algeri tra la fine di maggio e l’inizio di giugno del 2001. Su questa notizia è bene soffermarsi. L’aver scelto Algeri per un importante appuntamento che coinvolge i nostri connazionali in Africa, equivale ad un riconoscimento alle loro potenzialità, a quanto rappresentano nel "nuovo" dell’emigrazione. E certamente, un riconoscimento anche all’impegno, ormai decennale, dello stesso Santellocco, a tutti i suoi interventi, nelle Assemblee del CGIE ed in ogni altra occasione, tesi a ribadire, a far conoscere e valorizzare, questa significativa presenza. I vari interventi che si sono succeduti in occasione dell’Intercomites, hanno quindi affrontato i punti all’Ordine del Giorno, primo fra tutti quello relativo ai problemi dei singoli Paesi. Grande risalto è stato dato alla nuova normativa fiscale che tocca pesantemente gli italiani residenti all’estero, con un’accentuazione sui "tecnici a seguito d’impresa". Dal dibattito è stato inoltre posto in evidenza come le nostre imprese risulteranno meno competitive, per una serie di aggravi derivanti proprio da tale normativa. Una materia molto complessa che infatti, ha fatto sapere Santellocco, verrà affrontata anche dalla pertinente Commissione tematica del CGIE. Altrettanto delicati i problemi relativi alle convenzioni bilaterali, di cui è stata ribadita la validità ma nello stesso tempo la non sempre effettiva tutela nella pratica attuazione, e all’argomento pensionistico.

Riguardo la questione dei problemi congiunti dei singoli Paesi, è stato sottolineato come le Istituzioni locali preposte alla esecutività degli aiuti a favore del Paese ospitante, aiuti sul cui corretto utilizzo è compito di Comites e CGIE vegliare, debbano fornire puntuale informativa agli organismi rappresentativi della collettività italiana. Un grosso problema è quello del rilascio dei visti da parte delle autorità consolari italiane, un problema comune a Tunisia e Marocco. Spesso infatti viene accordata scarsa "attendibilità" ai responsabili di società che "sponsorizzano" le domande. Da qualcuno è stato inoltre evidenziato come nella gestione contrattuale sorgano anche casi di tecnici che devono recarsi in Italia per collaudare apparecchiature prima di spedirle.

Si è poi parlato di privatizzazioni, con particolare riferimento alla situazione algerina. La cooperazione fra imprese italiane e società nazionali non è infatti semplice, e sarebbe pertanto auspicabile una maggiore attenzione in questo senso da parte del competente Ministero italiano.

Un’altra questione affrontata dall’Intercomites è stata quella relativa ai matrimoni misti; le autorità italiane, infatti, fanno specifica richiesta del nulla osta per il coniuge straniero, che però l’Algeria, ad esempio, non rilascia, rendendo impossibile contrarre il matrimonio. Altro tema da approfondire, quello relativo alla tutela dei minori, cui è indispensabile porre maggiore attenzione, e quello riguardante le tasse universitarie, che trova discriminati i cittadini italiani residenti all’estero.

Si è poi passati ad analizzare i seguiti della Pre-conferenza continentale di Pretoria che, a detta dei presenti, ha rappresentato un momento di grande apprezzamento per la qualità partecipativa dei delegati, nonché un forte, positivo riscontro al costante impegno del Consigliere CGIE Santellocco, che è riuscito a portare a Pretoria delegati di Paesi fino a quel momento sempre esclusi da questi convegni ed incontri.

E proprio Franco Santellocco ha espresso soddisfazione per la convergenza di tutti i delegati verso la riunificazione territoriale del continente africano, dopo l’infelice decisione del primo CGIE di suddividerlo in "area anglofona" ed "area francofona".

Santellocco si è poi rammaricato per il poco tempo a disposizione, che ha limitato la discussione del punto 6 all’O.d.G., ovvero l’informativa sulle attività del CGIE, e ha sottolineato l’importanza di tenere ad Algeri i lavori continentali Europa-Nord Africa. Auspicabile sarebbe tenere nel Nord Africa anche la Conferenza Mondiale dei Giovani. Per ciò che concerne il voto degli italiani all’estero, Santellocco ha riferito sulla Prima Conferenza, svoltasi a Roma lo scorso dicembre, ponendo l’accento su come "sia stato perpetrato un autentico scippo a danno degli italiani all’estero; le forze politiche ‘quasi all’unanimità’ hanno ‘remato contro’; il Capo dello Stato si è trovato nella pratica impossibilità di ‘correggere il tiro’". Santellocco ha poi evidenziato come l’On. Mirko Tremaglia, "con autentica passione e grande sacrificio personale", abbia "costantemente seguito e pressato le forze politiche e le Istituzioni per salvare anche in extremis l’iter parlamentare". Santellocco ha quindi ricordato come lo stesso Tremaglia abbia impegnato il prossimo Governo e le forze politiche ad approvare entro sei mesi dall’inizio della legislatura la legge ordinaria, permettendo l’effettivo esercizio di voto, e proposto il ripristino del Ministero degli Italiani all’Estero "quale risarcimento per questo scippo".

A questo punto l’Intercomites, condividendo pienamente questi pensieri, ha reso omaggio nella sua totalità all’impegno dell’On. Mirko Tremaglia, con un sincero e forte applauso, testimonianza della stima e della gratitudine che tutti i presenti nutrono nei confronti di questo alfiere delle battaglie parlamentari per i diritti dei nostri connazionali residenti all’estero. In chiusura, da tutti è stato espresso un parere positivo circa i lavori di questo Intercomites, quale fruttuoso momento di confronto diretto di problemi ed opinioni, e per l’individuazione di soluzioni a problemi comuni, nonché per il superamento di eventuali incomprensioni.

Concludendo, è stato rilevato come indispensabile l’aumento del numero di Consiglieri CGIE per il continente africano, data la sua vastità e le significative presenze in ben 18 nazioni africane.

 

Laura Lancise