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Progetto Mediterraneo: iniziativa di Franco Santellocco e dell’Istituto Tecnico Agrario di Stato di Alanno con il supporto del Rotary International Club

40 studenti maghrebini e 10 dell’Eritrea in Italia

Gli studenti seguiranno i corsi dell’Istituto Agrario "Pietro Cuppari" di Alanno, in Abruzzo, al termine dei quali conseguiranno il diploma di Periti Agronomi

 

Con una lettera inviata all’Ambasciatore d’Italia in Algeria, Romualdo Bettini, il prof. Franco Santellocco, Presidente del CIP-Comitato Inter-Paese Italia-Maghreb, ha informato il diplomatico che il Progetto Mediterraneo è ormai entrato nella sua fase esecutiva. Il Progetto Mediterraneo si collega direttamente all’Istituto Professionale per l’Agricoltura e l’Ambiente di Cepagatti, una sezione distaccata dell’Istituto Tecnico Agrario Statale "Pietro Cuppari" di Alanno, in provincia di Pescara. Il suo scopo è quello di avviare agli studi agrari cinquanta studenti provenienti dai Paesi maghrebini e dall’Eritrea, trenta dei quali arrivano dalla sola Algeria, che seguiranno un piano di studi adeguato alle esigenze di sviluppo sostenibile di questi Paesi, in particolare nel delicato settore dell’agricoltura. Le borse di studio di cui beneficeranno gli studenti prevedono la presa in carico totale degli stessi, ossia scuola e convitto. I Rotary Club del Maghreb, ovvero quelli di Algeria, Tunisia e Marocco, si occuperanno delle selezioni, e copriranno anche i costi aerei per e dall’Italia; il Rotary Club di Avezzano, in provincia de L’Aquila, si occuperà, su richiesta del conte Santellocco (che ne è socio onorario), della sorveglianza periodica in loco, e interverrà al fine di un miglior coordinamento con gli altri Club italiani per delle "gite formative". L’Istituto di Cultura di Algeri è già frequentato da numerosi studenti che seguono particolari corsi di lingua e cultura italiana, altri stanno frequentando corsi analoghi a Casablanca e presto ad Asmara e Tunisi. Il Progetto Mediterraneo diventerà esecutivo a tutti gli effetti il 10 settembre prossimo, e sarà quindi relativo all’anno scolastico 2001-2002; gli studenti che seguiranno il ciclo di studi triennale alla fine conseguiranno una qualifica professionale, mentre chi terminerà il ciclo quinquennale otterrà il diploma di Perito Agronomo. Quindi "una volta di più - afferma Santellocco nella lettera all’Ambasciatore Bettini - la bella tradizione del Rotary viene messa al servizio di una migliore collaborazione fra popoli, dando un forte segnale di fraternità all’altra riva del nostro mare comune". L’idea di un progetto che accomunasse le due sponde del Mediterraneo, è nata nel mese di aprile dello scorso anno da un incontro dello stesso Santellocco con il prof. Manfredi Tricca, dirigente scolastico dell’Istituto Agrario di Alanno. Una presentazione preliminare del Progetto Mediterraneo è avvenuta giovedì 26 aprile, in occasione dell’inaugurazione della XXV edizione della Mostra-Convegno dell’Agricoltura e dell’Artigianato Abruzzesi, organizzata dall’I.T.A.S. di Alanno, per la prima volta sotto l’alto patronato della Presidenza della Repubblica italiana, in collaborazione con il CIP-Comitato Inter-Paese Italia-Maghreb del Rotary International, Comitato presieduto dallo stesso Santellocco, e con il sostegno della Regione Abruzzo, dell’ARSSA, della Provincia di Pescara e dei Comuni di Alanno e Cepagatti. Uno degli aspetti più importanti e innovativi dell’iniziativa è rappresentato dalla presenza di alcuni tutors, ai quali sarà affidato il compito di vegliare sul mantenimento delle normali "condizioni di vita locale" degli studenti maghrebini. Agli insegnanti è invece rivolto il Corso di Formazione "I Paesi maghrebini: storia, società e cultura", presentato dalla Provincia di Pescara, Assessorato alle Politiche Migratorie, in collaborazione con l’Università Ca’ Foscari di Venezia - Laboratorio di Formazione e Ricerca sull’Immigrazione, il Provveditorato agli Studi e l’I.T.A.S. di Alanno. Il Corso si propone di aggiornare gli insegnanti sul sistema economico, la struttura sociale e le forme politico-istituzionali di Algeria, Tunisia e Marocco, nonché sulla scuola e i modelli educativi dei Paesi maghrebini. Inoltre, il Corso preparerà gli insegnanti che dovranno favorire l’inserimento scolastico degli studenti stranieri. Come accennavamo prima, l’idea che sta dietro al Progetto Mediterraneo è "targata" Santellocco, da sempre impegnato in azioni umanitarie di forte spessore rivolte sia a fasce di italiani meno favorite, sia soprattutto ai bisognosi dei Paesi ospitanti. Come Presidente del CIP-Comitato Inter-Paese Italia-Maghreb del Rotary International, Santellocco si è spesso adoperato in prima persona per aiutare bambini cardiopatici, consentendo loro di venire in Italia, accompagnati dalle proprie famiglie, per essere operati, fortunatamente fin qui (oltre 50) con esiti positivi. Oltre ad occuparsi delle tematiche relative agli italiani all’estero - quale Presidente esecutivo dell’A.I.E., membro della Consulta degli Italiani all’Estero di An, dirigente del CTIM e Consigliere del CGIE (in rappresentanza dell’Africa, escluso il Sudafrica) - il conte Santellocco si sente "moralmente impegnato", come egli stesso afferma, ad occuparsi "parallelamente delle popolazioni locali africane". A metà dello scorso mese di gennaio Santellocco si era recato in Eritrea, chiamato a far parte di una delegazione della Casa delle Libertà guidata dagli On.li Fini e Tremaglia, dove aveva avuto modo di constatare "le estreme condizioni di povertà"; è proprio in quella occasione che venne deciso di far venire in Italia dodici bambini eritrei nell’ambito del Progetto Mediterraneo. Il suo auspicio: "che questi ragazzi traggano dal loro soggiorno di studio in Italia le conoscenze necessarie per sviluppare interessi produttivi nei rispettivi Paesi". Il suo più grande desiderio: "che ogni Regione tenesse in valido conto l’apporto degli italiani all’estero; le loro forti potenzialità, la loro visione necessariamente più ampia, insomma un utile raccordo tra il Paese d’accoglimento e la propria regione d’origine".

 

Laura Lancise