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Roma, 4/5/6 luglio 2001: Assemblea plenaria del CGIE - Sintesi dell’intervento dell’On. Mirko Tremaglia, Ministro per gli Italiani nel Mondo

"Sono felice, avverto in me sentimenti profondi, e sono felice soprattutto per voi"

 

Cari connazionali,

è un momento di grande emozione, è un grande evento che forse nessuno di noi immaginava: la nascita del Ministero per gli Italiani nel Mondo, del Vostro Ministero.

Voi oggi siete a capo del Vostro Ministero attraverso la mia persona, ma io sono uno di voi.

Sono commosso, come lo sono stato il giorno del giuramento, davanti al Capo dello Stato pensando a tutti voi e a qualcun altro.

Ieri sono stato ricevuto dal Capo dello Stato. Ho ricordato quello che è capitato subito dopo l’istituzione del Ministero per gli Italiani nel Mondo: è scattata la felicità in tutto il mondo.

Una felicità che ci ha compensato della sconfitta dopo il 22 febbraio scorso, quando la Commissione Affari Costituzionali del Senato aveva approvato la legge ordinaria, ma non siamo andati oltre, non si è riusciti ad approvare la legge ordinaria di attuazione delle due revisioni costituzionali che doveva segnare il trionfo degli italiani, italiani nel mondo riscoperti dopo la doppia revisione costituzionale. Revisioni di cui sono orgoglioso e fiero, e di cui devo ringraziare tutti voi e le forze politiche. Da queste revisioni nasce quella che amo definire la politica dell’intesa, perché quando gli interessi si fanno generali, e quelli che riguardano gli italiani all’estero lo sono, deve essere vincente la politica dell’intesa.

Oggi, con questo Ministero dobbiamo assumerci delle responsabilità ed impegnarci, ed io ho bisogno del vostro aiuto.

Sono felice, avverto in me sentimenti profondi, e sono felice soprattutto per voi. Lo sono perché gli italiani all’estero, fino a ieri misconosciuti, che rappresentano una grande ricchezza di cui pochi si erano accorti, oggi hanno avuto un grande riconoscimento.

Il primo obiettivo è quello di continuare a lavorare con il Ministero degli Affari Esteri c con il Consiglio Generale degli Italiani all’Estero. Tutta la linea politica sarà formulata, indirizzata, attraverso il CGIE. Dovrà essere il CGIE a sottoporre all’attenzione del Ministero ogni problema, degli Istituti di Cultura, della scuola, della informazione, della rete consolare, tutti quei problemi che sentiremo in questi giorni di dibattito e che già sono stati affrontati nel lavoro delle Commissioni: attraverso voi imposteremo l’azione politica. Questo significa che continueremo la politica dell’intesa.

Nella riunione che ieri ho avuto con lo staff, con il Segretario generale ed i Vicesegretari di area del CGIE, ho dato loro le indicazioni dei miei collaboratori, ed anche in questa scelta ho voluto riaffermare la continuità della politica dell’intesa. Nel mio staff sono rappresentate tutte le aree politiche con uomini di notevole caratura che segnano la continuità di un’azione svolta già nella mia veste di Presidente del Comitato parlamentare per gli italiani nel mondo, il cui Vicepresidente era Marco Pezzoni ed il Segretario Giovanni Bianchi. Oggi, questo Ministero vuol dire che gli italiani esistono, e il primo obiettivo è quello di ripresentare la legge ordinaria, e ringrazio in proposito la relatrice Senatrice Prisco: quel testo è stato ripresentato con la firma della maggior parte delle forze politiche. Proprio oggi mi recherò dal Presidente della Camera, On. Casini, per accelerare l’iter del provvedimento. Ed è certo che il voto porterà anche all’attuazione degli altri diritti dei nostri connazionali.

Ma tra gli obiettivi del Ministero, anche quello di far conoscere, qui in Italia, ciò che i nostri connazionali hanno prodotto nel mondo: far conoscere quindi la grande ricchezza che voi costituite. E condivido Bassetti quando mi racconta dei grandi flussi, dei grandi commerci che portano ad un sistema ramificato come fattore di potenza, una realtà che abbiamo sempre ignorato. Oggi è arrivato il momento di dare a questo potenziale la doverosa visibilità. Ecco perché come Ministero daremo vita alla cosiddetta "Tv di ritorno". Ho affidato questo incarico all’ex Ministro Giuseppe Zamberletti che costituirà un gruppo di lavoro ad hoc in modo che gli italiani in Patria possano vedere quello che sono stati capaci di fare i loro connazionali in America latina, Australia, Europa, tutto quello che accade oltre i confini.

Questa è la grande partita che vogliamo giocare.

Bisogna credere in quello che si fa, ed io a questo nostro impegno ho sempre creduto, è la mia vita, e voi mi capite quando dico che questa grande famiglia mi ha salvato, e se prima questa battaglia era lo scopo della mia vita politica, oggi è lo scopo della mia vita. Dico a tutti voi che mi volete un’infinità di bene, che sono pronto a questa battaglia, che non si ferma, e che non può essere condizionata da nessuno. Mi hanno fatto Ministro, ma il Ministero è vostro.

Avete visto la sede del vostro Ministero, che non è a Palazzo Chigi, ma alla Farnesina. E questo è stato possibile grazie al Ministro degli Affari Esteri, Ruggiero, al Segretario generale Vattani e al Ministro Marsili. C’è questo grande apparato, e questo significa che abbiamo cominciato bene. Il vostro Ministero quindi si avvarrà delle strutture del Ministero degli Esteri e della politica che verrà formulata dal CGIE.

L’inizio, quindi, è all’impronta della perfetta sintonia.

Qualcuno si è chiesto, in buona fede, a cosa serve il Ministero per gli italiani all’estero, ed invece conta: le deleghe sono state redatte, lo voglio precisare, insieme al Ministro degli Affari Esteri, al Segretario generale, al Ministro Marsili ed ai miei collaboratori, e significano un’immensa possibilità di lavoro in base alle direttive che io "pretendo" dal Consiglio generale.

Sarete quindi voi a comunicarmi le emergenze, perché siete sul territorio, e ben conoscete la vostra realtà e le problematiche delle comunità.

Il Ministro per gli Italiani nel Mondo ha sospeso ogni viaggio finché non sarà approvata la legge ordinaria sul voto. Ma un viaggio lo faccio: l’8 agosto, il Ministro per gli Italiani nel Mondo sarà ufficialmente a Marcinelle per rendere omaggio ai 146 minatori italiani che sono oggi il simbolo della sofferenza della nostra emigrazione. Chiedo che il CGIE con una sua forte rappresentanza venga a Marcinelle dove inviterò gli Ambasciatori, i Comites, i Presidenti delle regioni più colpite dalla tragedia. Un viaggio che è un messaggio europeo di solidarietà, e anche per ricordare il primo passo verso il riscatto di tutti gli italiani che nel mondo hanno costruito strade, scuole, ospedali.

Ieri, in occasione della visita al Capo dello Stato, ho annunciato la mia richiesta per il conferimento dell’Ordine della Stella della Solidarietà a tutti i componenti del CGIE. L’Ordine della Stella è stato ripristinato proprio dal Capo dello Stato e dedicato ai cittadini italiani all’estero che hanno reso onore al loro Paese. E con Ciampi, che si è esaltato fin dall’inizio del suo mandato dal culto della Patria che i nostri connazionali hanno mantenuto vivo nel mondo, abbiamo parlato solo di voi.

Ed io ripeto qui oggi, le sue parole dette al Teatro Coliseo, a Buenos Aires: "E’ l’ultima volta che voi non votate!".

Entro sei mesi la legge sarà approvata ed il riconoscimento verso di voi sarà totale.

Grazie ancora una volta, non trovo le espressioni giuste, dico solo che sono contento di aver dimostrato a me stesso di esservi fedele.

Vi abbraccio tutti dal profondo del cuore.

 

On. Ministro Mirko Tremaglia