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Ad Algeri i lavori della Commissione continentale Europa-Nord Africa del CGIE

Un riconoscimento al ruolo degli italiani in questo Paese

 

I lavori della Commissione si sono aperti il 31 maggio nella splendida cornice dell’Hotel Sheraton, di fronte ai rappresentanti del CGIE arrivati nel corso del pomeriggio e della serata di mercoledì dalle diverse nazioni in cui risiedono. L’Ambasciatore d’Italia in Algeria, Romualdo Bettini, introdotto dall’organizzatore dell’incontro, Franco Santellocco, Consigliere del CGIE in rappresentanza dei Paesi del Nord Africa, ha salutato i presenti e ringraziato i relatori, in particolare Abdelaziz Ziari, Ministro delegato agli Esteri per la Comunità nazionale all’estero e la Cooperazione fra le Regioni e Tewfik Ghersi, Presidente dell’Associazione degli Imprenditori algerini. Fra i relatori il dott. Giovanni Farina, Vicesegretario generale del CGIE, e Lucio Guerrato in rappresentanza dell’Unione europea.

L’Ambasciatore ha aperto il suo discorso ringraziando i due Ministri algerini per la loro partecipazione a questo incontro che, per la prima volta, è stato organizzato ad Algeri, città simbolo della volontà di ampliare e approfondire le relazioni fra i Paesi appartenenti alle due sponde del Mediterraneo, grazie al lavoro svolto dalla comunità italiana locale, composta da 2.500 persone, e soprattutto all’impegno di Franco Santellocco.

Romualdo Bettini ha ricordato ai partecipanti e a beneficio della stampa locale la storia dell’emigrazione italiana nei Paesi vicini e della sua trasformazione. Ha sottolineato come a partire dagli anni ‘70 sia iniziata quella "emigrazione tecnologica", fatta di tecnici italiani che si trasferivano con le loro famiglie integrandosi nel tessuto della società locale, e che in Algeria, come in altri Paesi del Nord Africa, hanno contribuito alla realizzazione di grandi opere civili ed industriali.

L’Ambasciatore ha poi testimoniato il riconoscimento, da parte delle autorità algerine, di questo importante ruolo svolto dagli italiani nel loro Paese e ha citato in particolare il lavoro svolto dall’Associazionismo affermando: "L’attività assistenziale degli italiani ad Algeri è rivolta ai bisognosi del Paese, in maniera diretta o in cooperazione con alcune Associazioni locali come il Rotary di Algeri, più che a qualsiasi altra iniziativa".

Anche il Ministro Abdelaziz Ziari ha voluto ricordare come la comunità italiana sia tenuta in particolare considerazione dalle autorità algerine per non avere mai abbandonato il Paese, neanche negli anni bui del terrorismo, e per la grande opera di solidarietà che le Associazioni hanno svolto e continuano a svolgere in Algeria.

Tewfik Ghersi, introdotto da Franco Santellocco e presentato come la voce dei dirigenti d’azienda e degli imprenditori algerini, ha ricordato lo stretto legame che l’Algeria ha sviluppato nei confronti dell’Italia, simbolicamente rappresentato dall’oleodotto che porta nel nostro Paese il 70 per cento del "combustibile necessario all’Italia".

Rivolgendosi poi a Franco Santellocco, che è stato riconosciuto dagli imprenditori algerini come il rappresentante dell’Associazionismo nel quadro dello sviluppo di azioni di solidarietà fra Italia ed Algeria, ha indicato in un miliardo di dollari lo stanziamento del Governo algerino per le opere di solidarietà e di formazione da realizzare da qui a tre anni con la cooperazione dei Paesi limitrofi e amici come l’Italia, citato quale terzo Paese partner dell’Algeria.

I lavori della Commissione sono proseguiti nel pomeriggio con la relazione di Franco Santellocco, che ha introdotto i presenti all’importante questione del ruolo dei cittadini italiani nel Maghreb nei processi di cooperazione e sviluppo.

 

AIE