Si è parlato della cosiddetta "emigrazione al seguito di impresa", ovvero dei tanti lavoratori italiani in Nord Africa nella puntata di Italia chiama Italia trasmessa in Africa e Americhe e in Australia. L’occasione per conoscere meglio queste comunità, sparse a macchia di leopardo in tutta l’area, è stata fornita dalla riunione della Commissione continentale Europa-Nord Africa del Cgie che si è svolta il 31 maggio ed il 1° giugno ad Algeri. Decidere di fissare l’incontro proprio nella capitale algerina non è stato facile, perché non facile è la situazione politica di questo Paese. Alla fine ha vinto la tenacia di Franco Santellocco, unico consigliere che all’interno del Cgie rappresenta questa parte del continente e che ha fortemente sostenuto l’importanza di riunire la Commissione ad Algeri, come segno tangibile dell’apprezzamento e del riconoscimento del ruolo svolto dai lavoratori italiani per il rafforzamento dei rapporti di cooperazione e lo sviluppo economico dei Paesi dell’area. Centrali elettriche, dighe, ponti, autostrade, pozzi per l’acqua: sono questi alcuni dei settori in cui sono impegnate le aziende italiane che operano in Nord Africa e che oltre ad esportare tecnologie e a fornire manodopera, impiegano lavoratori locali. All’attività lavorativa degli italiani si aggiunge anche un impegno umanitario di grande rilevanza rivolto alla popolazione locale. A dare la misura della riconoscenza verso l’impegno italiano nel campo della solidarietà ad Algeri, è stato Tewfik Ghersi, rappresentante del forum degli imprenditori algerini, ricordando che proprio un italiano - Franco Santellocco - è stato designato a rappresentare la parte algerina nel comitato bilaterale Italia-Algeria del Rotary Club.

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