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Regione Abruzzo: i lavori del Consiglio regionale emigrazione ed immigrazione

 

Una legge regionale in grado di disciplinare l'intera materia, un Osservatorio sempre vigile, una cultura che faccia sentire maggiormente il suo peso. Lo hanno chiesto i delegati nel corso della riunione annuale del Crei, Consiglio regionale emigrazione ed immigrazione, che si è svolta all'Aquila dal 20 al 22 novembre. All'ordine del giorno del Crei il programma regionale per l'emigrazione 2002, il programma regionale per l'immigrazione 2002, richieste di iscrizione all'albo di associazioni di immigrati ed emigrati, linee programmatiche regionali dì attuazione del fondo nazionale per le politiche migratorie anno 2001 (da attivare nel corso dell'anno successivo), stato di attuazione del fondo nazionale per le politiche migratorie dell'anno 2000, impegni assunti, linee di proposta per la formulazione dei nuovi disegni di legge regionale per l'immigrazione e per l'emigrazione. Le due componenti del Crei si sono trovate d'accordo sulla necessità di pervenire ad una legislazione di fondo a carattere regionale "che renda i cittadini 'stranieri' partecipi dell'evoluzione in atto dal punto di vista politico e sociale". La riunione è giunta ad un anno esatto dall'insediamento, avvenuto per opera del presidente Pace, del Consiglio regionale dell'emigrazione ed immigrazione. Ma tutti i presenti hanno convenuto sulla necessità di rendere più frequenti gli incontri dell'organismo, se non a cadenza bimensile quantomeno a cadenza più ravvicinata dell'annualità.

Il Presidente della Giunta regionale Giovanni Pace, intervenendo a conclusione dei lavori, ha sottolineato la necessità di intensificare gli incontri, di aumentare il numero dei rappresentanti delle associazioni in seno al Crei e delle iniziative in favore dei giovani. "Da questo incontro è emersa l'esigenza di una legge regionale della materia, scissa in normativa per l'emigrazione e normativa l'immigrazione", ha evidenziato Pace assicurando l'impegno della Giunta in tal senso. Pace ha inoltre ricordato i numerosi viaggi all'estero - "in questi Paesi ho avuto modo di constatare quanto siano ancora vivi i legami dei nostri connazionali con la terra d'origine" - ed ha manifestato la volontà di istituzionalizzare la Giornata di ritrovo degli abruzzesi nel mondo. Un'importante manifestazione, lo scorso anno l'iniziativa fu organizzata a Navelli, nell'Aquilano, che in prospettiva si dovrebbe svolgere nelle quattro provincie della regione. Il Presidente della Regione ha infine manifestato la volontà di aumentare le risorse e gli investimenti per l'emigrazione. Una necessità, il varo di una nuova e specifica normativa di settore per gli abruzzesi nel mondo, che, durante la manifestazione, è stata ribadita anche dal Consigliere Benigno D'Orazio. Dall'On. Sabatino Aracu è stata invece evidenziata la necessità di portare avanti iniziative concrete che facciano sentire agli immigrati la vicinanza dell'Abruzzo. Aracu ha inoltre proposto l'organizzazione dei Giochi degli Abruzzesi nel Mondo, una sorta di piccole olimpiadi "per rinsaldare quei vincoli con il Paese d'origine che i nostri connazionali all'estero avvertono ancora fortissimi".

Nel corso del dibattito dai rappresentanti del Consiglio è stata inoltre auspicata - nel 2001 gli stanziamenti regionali per l'emigrazione lieviteranno a due miliardi - l'assunzione di nuovo personale per l'Ufficio emigrazione della Regione, l'abolizione della tassa dei rifiuti e l'organizzazione di un Meeting mondiale dei giovani da organizzare nel 2002 o al massimo nel 2003. In questo contesto il Crei ha inoltre stanziato 160 milioni di lire per la costruzione di edifici, atti ad ospitare associazioni, in Venezuela e in Argentina Nell'ambito della riunione un plauso è giunto anche per la mostra di pittura organizzata in Svizzera dal settore emigrazione della Giunta.

 

AIE